Vaccini, Giachi rassicura le famiglie: “Nessun allarmismo. Chi non ha ricevuto comunicazioni non deve presentare nessuna documentazione”

“A Firenze pochissimi i bambini non in regola”

“Le famiglie fiorentine che non hanno ricevuto comunicazioni per presentare la documentazione relativa all’assolvimento dell’obbligo vaccinale dei propri figli possono stare tranquille perché non devono fare niente in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico. Nessun allarmismo, non cambia niente e si va avanti come lo scorso anno”. Lo afferma la vicesindaca Cristina Giachi a proposito delle nuove regole sulle vaccinazioni obbligatorie per la frequenza scolastica.

 

“A proposito della documentazione da presentare per frequentare asili nido e scuole dell’infanzia si sente dire di tutto in questi giorni - continua Giachi -. La circolare interministeriale dei ministri di Salute e Istruzione stabilisce che per frequentare la scuola da 0 a 16 anni basterà l’autocertificazione dei vaccini obbligatori, mentre l’emendamento inserito nel decreto milleproproghe, approvato dal Senato, prevede il rinvio di un anno dell’applicazione delle sanzioni per i genitori dei bambini da 0 a 6 anni sprovvisti dei certificati vaccinali. Manca ancora l’approvazione alla Camera, quindi vorrei tranquillizzare le famiglie fiorentine e invitarle alla calma: si avanti come sempre e, a meno che non vi sia stato chiesto di presentare la documentazione, nulla dovete fare”.

“A Firenze la campagna per incentivare le vaccinazioni dei bambini è andata bene - spiega la vicesindaca - e in città sono pochissimi i casi di bambini iscritti all’anno scolastico 2018/2019 che non sono in regola con le vaccinazioni obbligatorie: nei nidi comunali sono irregolari 27 bambini di cui 10 stranieri, mentre nelle scuole dell’infanzia sono 17 di cui 7 stranieri. Individuiamo gli stranieri perché attraverso una mediazione linguistica verifichiamo che l’inadempienza non dipenda da incomprensione”. “In Toscana e a Firenze è stata applicata fin da subito, cioè dall’agosto dello scorso anno, la procedura semplificata e non sono ricaduti sulle famiglie gli adempimenti burocratici relativi alla presentazione dei documenti sulle vaccinazioni dei figli, neanche le autocertificazioni - conclude Giachi - poiché è stata istituita l’anagrafe vaccinale. Inoltre, in accordo con la Regione sono state accettate anche comunicazioni relative a richieste di colloquio e a nessun bambino è stato impedito l’accesso ai nidi o alle scuole dell’infanzia”. (fp)

Scroll to top of the page