“Avevo proposto – spiega la consigliera di Firenze riparte a sinistra Donella Verdi – una domanda question-time all’Amministrazione comunale sulla scomparsa di Giulio Regeni, ma anche sull’impegno nel ricordarlo e nel chiedere insistentemente, ininterrottamente verità e giustizia. Perché la democrazia è niente senza verità e giustizia. Ebbene, l’Amministrazione comunale ha risposto che in linea di principio è d’accordo su tutto, ci mancherebbe, ma lo striscione era stato tolto per fare spazio ad altre iniziative e che comunque c’è stato per tanto tempo… Ecco per noi non è una questione da essere soddisfatti con un forfait. Noi – aggiunge Donella Verdi – vogliamo rimettere lo striscione al suo posto, sulla facciata del palazzo che rappresenta tutti i cittadini e le cittadine fiorentini, perché tutti noi vogliamo sapere cosa è successo realmente a Giulio e vogliano che i responsabili abbiano un nome e una giusta condanna, in nome della verità e della giustizia. Una cosa davanti alla quale – conclude Donella Verdi – ci pare difficile pensare che ci possano essere iniziative più importanti, tali da farla sparire così, dimenticata”. (s.spa.)
IL TESTO DELLA DOMANDA POSTA ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Ricordato che sono ormai tre anni che Giulio Regeni, cittadino italiano, ricercatore di una università europea, è stato rapito, torturato e ucciso in Egitto;
Considerato che l’Amministrazione di questa città pare essersi dimenticata della sua tragica scomparsa e della battaglia civile che viene portata avanti per chiedere verità e giustizia, dato che nessun comunicato e nessuna iniziativa sono apparsi a testimoniarlo, mentre lo striscione che chiedeva verità per Giulio è ormai da mesi scomparso dalla facciata di Palazzo Vecchio;
Richiamato quanto si può leggere dal sito di Amnesty International e da tutti quelli che riportano le stesse notizie e dichiarazioni, cioè che venerdì 25 gennaio sarà il terzo anniversario della sparizione di Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso al Cairo. Un omicidio rimasto ancora oggi senza colpevoli. Per continuare a chiedere verità e giustizia per questo assassinio, alle 19.41 del 25 gennaio in oltre 100 piazze italiane migliaia di luci saranno pronte ad accendersi. Un modo per ricordare Regeni e, al contempo, per tornare ad accendere i riflettori sui tanti egiziani vittime di torture e sparizioni forzate. L’anniversario verrà anche ricordato sui social network con l’hashtag #3ANNISENZAGIULIO. “Da tre anni centinaia di migliaia di persone insieme a enti locali, università, scuole e associazioni chiedono la verità per Giulio Regeni – ha dichiarato Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia – Abbiamo una speranza: che non ci sia un quarto 25 gennaio senza che siano state accertate per via giudiziaria le responsabilità per la sparizione, la tortura e l’uccisione di Giulio. Continuiamo a chiedere quella verità a due governi: quello italiano che deve reclamarla con azioni più decise e quello egiziano che deve fornirla senza ulteriori ritardi”.
CHIEDE ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
- Quale sia l’impegno dell’A.C. rispetto a tale tragico anniversario, visto che ad ora (mentre scriviamo questa domanda) nulla è stato programmato;
- Quale sia stata la ricollocazione dello striscione “Verità per Giulio”, ormai da mesi scomparso dalla facciata di Palazzo Vecchio.
La consigliera Donella Verdi