L’assessore Funaro: “I disturbi alimentari non sono uno scherzo. Il nostro compito è cercare di coglierne i primi segnali”
“Il nostro compito è intervenire per cercare di cogliere i primi segnali dei disturbi alimentari e fare in modo che il ‘buio’ non arrivi a ricoprire la vita dei ragazzi. Il nostro obiettivo è far prendere loro consapevolezza che non sono uno scherzo e che possono essere un percorso senza uscita”. Lo ha detto l’assessore a Welfare e Sanità Sara Funaro, intervenendo all’iniziativa di informazione e sensibilizzazione sui disturbi del comportamento alimentare, che si è tenuta nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, in occasione dell’VIII Giornata del Fiocchetto Lilla.
All’iniziativa, organizzata dall’associazione Conversando onlus fondata a Firenze nel 2004 da Silverio Spitaleri, hanno partecipato oltre 120 studenti delle scuole secondarie superiori fiorentine provenienti dai Licei Michelangelo e Castelnuovo e dagli Istituti Peano e Pascoli.
La prevenzione può partire, infatti, anche dalla consapevolezza da parte del compagno di classe che qualcosa non va nel comportamento alimentare dell’amico frequentato ogni giorno.
“Bisogna lavorare su prevenzione, dialogo e confronto, utilizzando anche gli strumenti con cui i giovani hanno più dimestichezza - ha spiegato Funaro -, ovvero i social network, che troppo spesso vengono usati solo per divertimento e dialogo e invece possono essere anche utili strumenti di sensibilizzare sui temi della salute”.
I ragazzi presenti nel Salone hanno ascoltato, con i loro insegnanti e con alcuni studenti universitari di psicologia, invitati per l’evento, gli specialisti dell’Asl, che hanno dato loro consigli e informazioni sulla prevenzione e la cura dei disturbi del comportamento alimentare. Inoltre, si sono trovati di fronte al racconto delle esperienze di persone che hanno sofferto di patologie legate a un comportamento anomalo con il cibo.
“Se guardiamo i dati a livello locale e nazionale sui ragazzi con disturbi del comportamento alimentare, notiamo che troppo spesso si va ad intervenire quando c’è già un disturbo alimentare in corso e dal quale diventa complicato tornare indietro - ha spiegato l'assessore Funaro -. Intervenire sui disturbi alimentari quando si è creata già una forma di patologia diventa un problema e, molto più spesso di quello che si pensa, si arriva a situazioni drammatiche, che non vorremmo e dovremmo vedere. Situazioni che nascono da un malessere sul quale si può intervenire prima e sul quale si può lavorare per evitarlo”. “Il problema è che spesso non si riesce a vedere quello che sta accadendo ai ragazzi anche perché spesso non si parla abbastanza, non si fa comunica e non si fa emergere quello che c’è - ha proseguito Funaro -. Il gruppo meraviglioso creato dall’associazione Conversando ha colto il centro di quello che bisogna fare per prevenire i disturbi alimentari: ovvero comunicare. Quando si parla di disturbi alimentari spesso si tende a chiudersi e a stare all’interno di una bolla dalla quale diventa spesso difficile uscire. Iniziare a parlarne è un segnale di apertura”.
L’appuntamento ha il sostegno dell’assessorato all’Educazione, Università e Ricerca guidato dalla vicesindaca Cristina Giachi e dell’assessorato al Welfare e Sanità del Comune di Firenze ed è patrocinato oltre che dall’Ausl Toscana Centro dalla Regione Toscana e dal Comune di Firenze. Aderisce all’iniziativa anche l’associazione Consult@noi di cui Conversando è stata un socio fondatore. Presente anche la Compagnia di Babbo Natale onlus. Come specialisti nelle cure del Centro dei disturbi alimentari della Asl che ha sede a Empoli, sono interventui Luciana Colasanti di medicina interna, Stefano Lucarelli, psichiatra e coordinatore del Centro, Alessandro Zappalà, nutrizionista e sempre per il Centro, Maria Cristina Stefanini, neuropsichiatra infantile dell’Università di Firenze e referente area minori. Tra i relatori anche Tiziana Pisano, neuropsichiatra infantile del Meyer. L’evento è stato aperto da Silverio Spitaleri presidente di Conversando onlus. (fp)