Gli affitti a canone concordato costeranno in media il 30% in meno rispetto al libero mercato
Novità importanti per il mercato degli affitti. A Firenze si abbassano gli affitti privati stipulati a canone concordato e dal 2019 il Comune applicherà un’aliquota Imu agevolata in caso di contratti di locazione a canone concordato abbassati di almeno il 10% rispetto al valore massimo individuato dagli accordi territoriali. E’ quanto prevede il protocollo firmato dal Comune con i sindacati degli inquilini e le associazioni dei proprietari che dà attuazione agli Accordi territoriali sulle locazioni abitative del Comune di Firenze e dei Comuni limitrofi.
Per riportare sul mercato gli immobili sfitti, attenuare il problema degli sfratti (specie quelli dovuti a morosità incolpevole o a seguito di esproprio immobiliare) e ricondurre alla legalità il mercato sommerso degli affitti gli Accordi territoriali prevedono due importanti novità: diminuzione del costo a metro quadro degli alloggi (7% in meno rispetto ai prezzi dell’accordo del 2009) e maggiori controlli sulla veridicità dei contratti stipulati.
I nuovi accordi territoriali entreranno in vigore il 1° novembre prossimo con validità di tre anni, sono stipulati tra organizzazioni sindacali, associazioni degli inquilini e associazioni dei proprietari e valgono per i comuni di Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Figline e Incisa Val d’Arno, Firenze, Greve in Chianti, Impruneta, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, San Casciano, Scandicci, Sesto Fiorentino, Vaglia.
Rispetto ai precedenti Accordi territoriali, quelli appena firmati prevedono una ridefinizione delle zone del comune, assegnando maggior valore ad alcune parti del territorio (come ad esempio Novoli) e garantendo un valore realistico agli immobili inseriti all’interno della fascia comprendente il centro storico. Tra le novità introdotte c’è anche la modifica della tipologia degli immobili, dando maggior valore al reale stato di manutenzione degli alloggi affittati, prevedendo una nuova tipologia di merito (classe AA) che assegna un prezzo a metro quadro più alto alle abitazioni di nuova costruzione o che rispondono a standard molto alti di risparmio energetico e di comfort. Al contrario vengono deprezzati gli alloggi che presentano standard di qualità molto bassi, fermo restando ovviamente l’obbligo che tutti gli impianti siano conformi alla legge.
Interventi sono previsti anche per i contratti transitori, molto usati a Firenze soprattutto dai lavoratori che si spostano da altre regioni, che sono stati diminuiti di un 15%, mentre i contratti per gli studenti universitari sono stati resi più semplici, inserendo la possibilità di alternanza nella titolarità del contratto. Grazie a tutti questi elementi i canoni determinati dai nuovi accordi territoriali saranno mediamente inferiori del 30% rispetto ai contratti del libero mercato.
Infine, per cercare di eliminare la piaga del mercato degli affitti a nero o irregolari, gli accordi territoriali assegnano ai sindacati degli inquilini e dei proprietari il ruolo di certificatori della correttezza e regolarità dei contratti.
Gli Accordi Territoriali ad uso locazioni abitative concordati ai sensi dell'art.2 comma 3 della Legge n°431/98 e del D.M. 16/01/2017 sono stati depositati al Comune di Firenze.