Approvata la lista ufficiale delle 365 attività storiche fiorentine, un patrimonio anche culturale da tutelare, tramandare e valorizzare. La lista sarà aggiornata ogni 6 mesi.
Quando pensiamo ad una città come Firenze, alla sua identità più completa e complessa, non possiamo limitarci alla meraviglia dei suoi monumenti. Una città è fatta anche di storia, tradizioni e del tessuto sociale e urbano in cui queste si sono dispiegate. Di questo tessuto urbano e sociale fanno parte le strade in cui ogni fiorentino è cresciuto, vive e ha vissuto, fortificando giorno dopo giorno la sua appartenenza a questa città. E di queste strade, come imprescindibile elemento di memoria e contestualizzazione storica, non possono essere dimenticate le attività commerciali che di queste zone sono state una presenza sostanziale. Tutelare queste attività nelle loro tipicità produttive, nei loro peculiari elementi architettonici e no, diventa un modo per salvaguardare anche la nostra memoria storica, soprattutto oggi che molte attività rischiano di chiudere e disperdere il loro patrimonio identitario, soffocate dall’e-commerce o da più omologate categorie merceologiche.
Questo tipo di tradizione è quindi una ricchezza per la nostra città e come tale va tutelata e valorizzata, difendendone la tipicità e promuovendola all’interno di itinerari turistici tematici dedicati.
Per fare tutto questo la Giunta comunale ha recentemente approvato l’elenco delle Attività Economiche Storiche e Tradizionali fiorentine che individua tutte quelle attività che rappresentano un segno identificativo per le tradizioni di questa città. Sono 365 le attività approvate nell’elenco speciale ripartito in tre categorie; 163 quelle tutelate nella categoria A – Eccellenze storiche, 137 quelle censite nella categoria B – Attività tradizionali e 65 quelle nella categoria C – Ambulanti storici.
Per individuare le attività è stato fatto un censimento che ha visto la partecipazione preziosa del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze. Da questa collaborazione è nato un elenco che sarà aggiornato ogni sei mesi, in base anche alle richieste di nuovo inserimento. Strumento di grande importanza, insieme alla lista delle attività, è il regolamento che concerne le attività stesse; uno strumento normativo che individua criteri, tutele e modalità di accesso all’elenco.
Vari i criteri per l’accesso a questa lista, dalla storicità e dal pregio dell’edificio che accoglie l’attività alla storicità dell’attività stessa, dalla presenza di elementi identificativi particolarmente rappresentativi (vetrina storica o di pregio, insegna storica o di pregio, arredi, pavimentazioni, infissi storici o di pregio) alla vendita di prodotti tradizionali, dalla produzione artigianale di prodotti tipici o tramite metodi di lavorazione tradizionale o di particolare pregio all’essere inseriti in un contesto che evidenzi l’importanza identitaria di attività simili e affini.