11 Agosto, il capogruppo PD Armentano: "Insieme e uniti per ripartire e ricordare, buona festa Firenze liberata"

Questo l'intervento del capogruppo PD Nicola Armentano

"Era l'11 agosto del 1944 quando, al suono della Martinella, i fiorentini difesero la propria città affiancando le truppe partigiane e alleate e riportando libertà e democrazia. Ho provato ad immaginare dalla torre di Arnolfo la Firenze di quel giorno. Ho chiuso gli occhi e ho provato a immaginarmi in quella città. Sentire colpi di artiglieria, vedere morti e feriti sulle strade. Macerie, paura, angoscia. Ma anche speranza. Poi quei rintocchi: il segnale della vittoria. E il pensiero mi è immediatamente andato ai tanti giovani caduti per la libertà, la nostra libertà. Una parte di quella generazione che non ha conosciuto la bellezza dell'adolescenza. Che all'improvviso è diventata adulta per far ripartire un Paese distrutto dalla guerra e dall'oppressione nazifascista. È sopratutto a loro che dobbiamo questo: alle future generazioni il compito di continuare a onorarli.

Da allora sono passati 77 anni ma siamo sempre qui in piazza della Signoria a ricordare quel momento come monito e segno di speranza. Non smetteremo mai di ringraziare chi ha permesso tutto questo. Quei "centomila morti" che sono oggi rappresentati nella nostra "legge".

Abbiamo avuto nella nostra città testimoni preziosi di quel momento che hanno saputo tenere viva questa storia che fa parte del nostro dna. Sta a tutti noi portare avanti il ricordo di quel momento e quei valori che ne sono tratti fondativi. La nostra città, come tutta la nazione, sta attraversando un momento delicato e difficile. Solo se lo affronteremo coesi per difendere i diritti di tutti e soprattutto rivolti a rafforzare la solidarietà come in quei giorni tragici di guerra ce la faremo. La presenza quest'anno dei lavoratori della Gkn non è certo casuale in questo senso: l'arroganza di chi si prende la vita e la dignità degli altri va combattuta oggi come allora.

Bello poi raccontare come la cultura può seminare pace: costruire con dignità il futuro portando con sé la memoria ma senza fomentare odio, come hanno fatto le donne di Cavriglia dopo la strage dei loro uomini da parte dei nazisti.

Infine da sottolineare la presenza in questa giornata dei sindaci voluta dal Sindaco di Firenze.
Facendo rete potremo difenderci con ancora più forza dalle continue insidie che anche sui nostri territori appaiono e vanno immediatamente combattute.
E la proposta lanciata dal sindaco Nardella di formare la rete tra i comuni che hanno vissuto la barbarie nazifascista può diventare un'ulteriore arma per costruire anticorpi a difesa della libertà.

Tutti insieme e uniti per ripartire e ricordare: buona festa Firenze liberata!".

(fdr)


 

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