21 Marzo. Giornata mondiale della sindrome di Down. Maria Federica Giuliani (vice presidente del Consiglio comunale): “Vogliamo continuare a camminare insieme per l’integrazione”

“Anche quest’anno abbiamo voluto ricordare la Giornata Mondiale sulla sindrome di Down in Consiglio Comunale, un appuntamento internazionale voluto da Down Syndrome International e sancito ufficialmente con una risoluzione dell’Onu nel 2012. Nato per diffondere una maggiore consapevolezza e conoscenza della sindrome di Down, per creare una nuova cultura di rispetto alle diversità, per promuovere l’inclusione nella società di tutte le persone con questa sindrome.

La scelta della data del 21 marzo – ha ricordato la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – non è casuale. Infatti la sindrome di Down si caratterizza per la presenza nel patrimonio genetico individuale, di tre coppie del cromosoma 21 anziché di due, da qui la data scelta del 21.3. Questo particolare assetto cromosomico comporta un ritardo di grado variabile dello sviluppo mentale e fisico della persona con tale sindrome, conosciuta appunto anche come Trisomia21.

Vogliamo continuare a camminare insieme verso l’integrazione e soprattutto vogliamo scoprire sempre più come è bello e giusto crescere tutti insieme. Tanto è stato fatto in questi anni sotto questo profilo, partendo fin dai primi di anni di vita dei bambini, attraverso importanti percorsi di accessibilità ed integrazione negli asili nido comunali di Firenze, perché la scuola è quel luogo dove ci si forma e accade la personalità di ognuno di noi. Ma anche e soprattutto nello sport:, nelle discipline come calcio, nuoto, canoa, registriamo esperienze importanti culminate nei “Trisome Games”, le Olimpiadi per atleti con sindrome di Down che si sono tenute con grande successo a Firenze nel 2016.

Ed è del 2016 la legge n.112 conosciuta come “dopo di noi”, pietra miliare nelle politiche di sostegno ed autonomia per le persone diversamente abili, basti pensare che il 54% dei disabili gravi può contare solo sull’aiuto dei genitori per le attività di cura che non costituiscono assistenza sanitaria. Il tema del “dopo di noi” assume grande rilievo non solo per le single famiglie, ma anche e soprattutto per il diritto di vivere nella società in piena autonomia con la stessa libertà di scelta delle altre persone, così come sancito dall’art.19 della Convenzione delle Nazioni Unite.

La pandemia che tuttora affligge il mondo intero, è stata particolarmente aggressiva nei confronti delle persone con sindrome di Down, come riferisce uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità che ha registrato livelli di mortalità dieci volte superiore rispetto a quelli della popolazione generale (periodo rilevato febbraio-giugno 2020). E’ quindi con grande soddisfazione che registriamo le dichiarazioni del Sindaco che ieri ha comunicato che tutte le persone con sindrome di Down sono state vaccinate contro il Covid19.

E le conseguenze del lockdown e dell’isolamento cautelare contro il Covid19 che fanno registrare effetti negativi sulla salute, sulle abitudini sociali, nell’economia mondiale, tanto da far parlare di una sindemia, cioè gravi ripercussioni anche nel malessere psichico, in particolare fra i giovani, ed è facile intuire quante difficoltà stiano vivendo le persone diversamente abili e le loro famiglie, per non parlare di vere e proprie regressioni nei risultati tanto faticosamente raggiunti.

Tante sono le associazioni sul territorio che sono attive e che collaborano con le istituzioni in maniera decisiva per sostenere le famiglie in questo periodo in modo particolare e per il raggiungimento della piena integrazione ed autonomia delle persone con sindrome di Down.

Io – ha concluso la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – porto nel cuore i “Filiderba” che da venti anni in silenzio hanno costituito una bella comunità fatta di persone e famiglie che non solo si sostengono ma che sono sempre alla ricerca di percorsi innovativi portati avanti con il cuore per tutti loro: Un abbraccio a Giovanni, Francesco, Viola, Nina, Chiara, Francesca, Antonella, Andrea, Tommaso, Alessio e Daniele”. (s.spa.)

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