”I fatti sono chiari e semplici. Dispiace che il centrodestra perda tempo in attacchi personali e fuorvianti invece di parlare degli interessi della città”
“È incredibile vedere come il centrodestra si attacchi a degli inesistenti conflitti di interesse invece di sostenere una battaglia che è fatta per tutelare Firenze e i fiorentini. I fatti sono chiari e semplici: la sindaca Funaro non ha nulla a che vedere con l’attività economia svolta dai suoi parenti e quindi non ci può neppure essere nessun conflitto di interesse”. Lo afferma il capogruppo Pd Luca Milani, replicando ai consiglieri FdI Angela Sirello, Matteo Chelli, Alessandro Draghi, al coordinatore cittadino FdI Jacopo Cellai e ai consiglieri della Lista Civica Eike Schmidt Eike Schmidt, Paolo Bambagioni e Massimo Sabatini.
“Il contesto normativo di riferimento è il Tuel - spiega Milani - il cui articolo 78 è stato interpretato più volte dalla giurisprudenza affermando il principio secondo il quale l’obbligo di astensione nasce solo quando c’è un collegamento immediato e diretto tra il contenuto della delibera che si discute e si vota e specifici interessi di chi partecipa alla discussione e votazione”. “Nonostante l’indifferenza del governo – afferma Milani –, l’amministrazione comunale ha deciso di usare tutti gli strumenti che ha a disposizione per mettere un freno a un fenomeno che rischia, se non disciplinato, di mettere in serio pericolo l’identità della nostra città. Di fronte a questo, il centrodestra pensa solo a fare una polemica strumentale e scorretta tirando in ballo un inesistente conflitto di interesse della sindaca Funaro perché è un provvedimento normativo a carattere generale, che non riguarda specifici interessi diretti di congiunti della sindaca. Dispiace che il centrodestra fiorentino perda tempo in attacchi personali e fuorvianti invece di parlare degli interessi della città”. (s.spa.)