“Il Consiglio di Stato – ha spiegato la vice capogruppo PD Alessandra Innocenti che ha presentato un question time al quale ha risposto l’assessore al turismo Jacopo Vicini – ha respinto il ricorso presentato dall’azienda “Graziella Braccialini Spa” nel giugno 2023. C’è stato poi un ricorso che si riferiva alla richiesta della stessa, di poter commerciare le collezioni di sua produzione su Ponte Vecchio. Ai sensi del Regolamento Unesco, il Comune di Firenze ha approvato il “Regolamento per la Tutela e il Decoro del Patrimonio Culturale del Centro Storico” e, come ha spiegato l’assessore Vicini la questione è stata complessa in quanto sono intervenuti sia il TAR che il Consiglio di Stato. Il Regolamento Unesco è chiaro e valido. È uno strumento per la tutela dell’identità di Firenze. La sentenza spiega che sul Ponte Vecchio è permesso il commercio solo di oggetti preziosi. Senza mettere in discissione la qualità dei prodotti dell’azienda di moda che ha presentato ricorso, gli articoli in vendita non sarebbero rientrati tra le categorie consentite sul Ponte Vecchio. È vero che l’azienda è leader nella produzione di borse e gioielli ma la componente principale, secondo quanto si è espresso il Consiglio di Stato, rimane comunque la borsa. Gli oggetti preziosi hanno una funzione ornamentale. La sentenza si rifà ad una tradizione di Ferdinando I de’ Medici che, con un bando del 1593, ordinò lo sgombero degli spazi del Ponte Vecchio che dovevano essere a disposizione di orefici, gioiellieri, argentieri. La sentenza va a difendere una tradizione millenaria di Firenze.
L’azienda fornisce degli articoli molto belli ma il regolamento parla chiaro e punta a tutelare tutto il centro storico – conclude la vice capogruppo PD Alessandra Innocenti – ed è quello che tutta l’amministrazione ha deciso di perseguire cioè di dare delle regole ben precise ed avere una situazione di ordine sul Ponte Vecchio”. (s.spa.)