Anche il Consiglio comunale approva la mozione della Commissione cultura e sport
Il Consiglio comunale ha approvato una mozione, presentata dal gruppo Firenze riparte a sinistra e fatta propria dalla Commissione cultura e sport che chiedeva di intitolare un luogo di prestigio a Carla Lonzi, scrittrice, filosofa, critica d’arte.
La mozione, sottolinea la decisione già presa dall'Amministrazione Comunale di dedicare a lei una sale delle Oblate dopo l'appello lanciato da un gruppo di associazioni tra cui Artemisia, Giardino dei Ciliegi, Libreria delle donne, Fiesolana 2b, Libere Tutte, Firenze Primum Vivere, Unite in Rete, per Unaltracittà, Associazione Spazio donna di Toscana chiede di intitolare una sala della Biblioteca delle Oblate all'illustra cittadina.
“Carla Lonzi – ha spiegato la presidente della Commissione cultura e sport Maria Federica Giuliani – è stata scrittrice e critica d'arte. Ha rappresentato al meglio Firenze in tutta Italia. E', purtroppo, morta molto giovane ed è dunque giusto che Firenze faccia memoria del suo operato come donna impegnata per le donne. Da Firenze lo rivendichiamo con orgoglio. La sala delle Oblate che le verrà dedicata rappresenta anche l'impegno dell'amministrazione comunale, nel corso di queste due consiliature, di rendere la biblioteca delle Oblate un centro culturale attivo per tutta la città. Sale letture per i più piccoli, per i giovani, per gli studenti. Chi usufruirà della biblioteca, entrando nella sala che le verrà dedicata, si potrà chiedere chi fosse Carla Lonzi ed in questa maniera – conclude la presidente Giuliani – si potrà riscoprire ed approfondire questa scrittrice che tanto ha fatto per le donne e che Firenze deve, giustamente, ricordare”.
Carla Lonzi nasce a Firenze, il 6 marzo 1931, da una famiglia della borghesia fiorentina: è la più grande di due fratelli e due sorelle. Compirà i suoi studi al Liceo Michelangelo prima ed alla Facoltà di Lettere poi, dove si laurea nel 1956 con lo storico dell’arte Roberto Longhi con la tesi dal titolo “I rapporti tra la scena e le arti figurative dalla fine dell’Ottocento”. Per circa dieci anni svolge l’attività di critica d’arte sia presso la galleria d’arte Notizie sia in riviste come Marcatrè. Una storica dell’arte con un approccio innovativo ancora oggi, non solo incentrato sull’opera, ma con un modo nuovo di fare critica che privilegia il rapporto con l’artista. Carla Lonzi ha reinventato la scrittura, usando forme fino ad allora poco usuali come il manifesto, la conversazione, il diario, perché le riteneva più adatte all’espressione della sua soggettività femminista. Muore nel 1982, vinta da un tumore che già l’aveva aggredita anni prima. (s.spa.)