“Voglio ricordare don Diana. Perché da Firenze si possa sottolineare il grande valore di quest’uomo coraggioso, la cui esistenza ha cambiato la vita di molte persone, prima ma anche dopo la sua morte.
Don Giuseppe Diana – ha ricordato la consigliera del Partito Democratico Patrizia Bonanni – fu ucciso dalla Camorra il 19 marzo di 29 anni fa nella chiesa di San Nicola di Bari mentre si stava preparando a celebrare la messa. Fu ucciso, non a caso, proprio nel giorno del suo onomastico. Don Peppe era una persona generosa e diretta. Le sue omelie erano chiare accuse alla Camorra che in quegli anni dominava su Casal di Principe, e su tutti quei territori circostanti chiamati le Terre dei Fuochi. Don Peppe era anche un capo scout, e questo per lui era molto importante, perché uno dei suoi impegni principali era quello di stare con i giovani giocando e partecipando alla loro crescita poiché molti di loro erano intrappolati nella ragnatela della Camorra. In questo clima aveva incitato anche i suoi concittadini a non voltarsi dall’altra parte scrivendo un documento rivoluzionario e profondamente cristiano e di responsabilità civile dal titolo “Per amore del mio popolo io non tacerò” che aveva come scopo di mettere in luce i traffici illeciti, la corruzione e gli omicidi sanguinari della Camorra.
Sulla sua tomba è scritto: “Dal seme che muore fiorisce una messe nuova di giustizia e di pace”.
La morte di don Diana – ha aggiunto Patrizia Bonanni – è stato l’inizio della fine del clan dei Casalesi. Ed è stato proprio il seme che ha dato vita ad una foresta di associazioni, cooperative e amministrazioni che si battono per la legalità ed hanno trasformato, e continuano a trasformare, territori abbandonati e confiscati in lavoro, prodotti alimentari e cultura, istruzione e riscatto degli ultimi. Le terre di Camorra sono diventate terre di speranza grazie anche alla presenza di un gruppo chiamato i Partigiani del bene. Ricordare don Peppe oggi e domani è testimoniare quotidianamente il suo messaggio di impegno civile, di lotta all’illegalità e di costruzione di giustizia sociale e di amore per tutto e per tutti. Ieri a Casal di Principe erano presenti centinaia di scout e tante associazioni che rientrano nel Comitato di don Diana. Martedì 21 il nostro Presidente Mattarella, nel giorno in cui si ricorda il suo funerale, che fu un funerale di popolo, andrà ad abbracciare i suoi fratelli Emilio e Marisa e voglia giungere anche da questo Consiglio – ha concluso la consigliera PD Patrizia Bonanni – un messaggio di amore e di speranza”. (s.spa.)