Dichiarazioni della presidente Donata Bianchi e della capogruppo della Lista Nardella Mimma Dardano, tra i firmatari
“Oggi la Commissione 7 (Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione) ha ospitato il Presidente della Fondazione Caponnetto, dott. Salvatore Calleri che ha permesso di contestualizzare la discussione attorno alla delibera per il conferimento della cittadinanza onoraria al Magistrato Nicola Gratteri da oltre 30 anni impegnato nella lotta alla criminalità organizzata e alle mafie. La Commissione ha espresso il proprio parere favorevole a questa iniziativa che nasce su istanza del Consiglio comunale di Firenze a seguito dell’approvazione di una mozione d’iniziativa di molti consiglieri tra gli altri De Blasi, Masi, Dardano e sulla quale è stato raccolto il favore di gran parte delle forze politiche presenti”. Lo dice la presidente della commissione 7 Diritti e pari opportunità Donata Bianchi.
“Gratteri rappresenta indubbiamente una figura di riferimento importante per la l’impegno sulla legalità e il rispetto delle istituzioni. È un uomo che vive da decenni sotto scorta, nel gergo della mafia ‘un morto che cammina’, per la sua determinazione e capacità di indagine e contrasto al crimine.
Conferire la cittadinanza onoraria è quindi un atto simbolico importante con il quale l’Amministrazione comunale tutta, la città di Firenze si pone al fianco di questo magistrato, con una comunicazione simbolica che si rivolge ad un mondo criminale che si alimenta di simboli”, dice la capogruppo della lista Nardella Mimma Dardano, firmataria della Delibera.
“La presenza del Presidente della Fondazione ci ha permesso di sviluppare anche un confronto sulla nostra città e regione. Importante la segnalazione dei rischi significativi legato alla crisi economica e a quella energetica determinatasi nel corso dell’anno, eventi che hanno favorito e rischiano di favorire l’arrivo di capitali illegali capaci di rilevare attività in crisi e condizionare gli operatori economici locali. Lo stesso recentissimo rapporto della DIA conferma questo allarme e ne descrive le dinamiche. Non ultimo inquietante anche la segnalazione sui fuochi di artificio: a Firenze non ci sono più solo quelli di San Giovanni, bensì, stando alle ultime indagini, anche quelli che festeggiano la scarcerazione di mafiosi o l’arrivo di droga. Come contrastare tali fenomeni, certamente l’azione delle forze di polizia, un grande impegno sui controlli e mantenere viva la memoria e una strategia culturale e sociale, la decisione dell’amministrazione comunale è quindi un gesto simbolico che va in questa direzione e che si ponga a fianco degli uomini e delle donne dello Stato impegnati in questa battaglia, oggi che sono in vita, non sono per ricordarli da morti”, conclude la presidente Bianchi. (s.spa.)