Il Consiglio comunale ha approvato un Ordine del Giorno collegato alla comunicazione dell’Assessora Benedetta Albanese in occasione dell’apertura dell’anno scolastico, che chiede alla Sindaca e alla Giunta di farsi promotrice in tutte le sedi istituzionali di azioni volte all’immediata adozione del principio dello Ius Scholae per il riconoscimento della cittadinanza; di riconoscere la cittadinanza onoraria ai ragazzi e le ragazze di origine straniera residenti in Italia che abbiano completato un ciclo scolastico nelle nostre scuole. Chiede, inoltre, al Governo di portare in Parlamento una proposta di legge condivisa con le opposizioni che introduca lo Ius Scholae nel nostro ordinamento per dare immediatamente dignità e diritti, a chi ha già dimostrato di essere parte integrante della nostra comunità nazionale, ma ai parlamentari toscani di non rinunciare ad una legge sulla cittadinanza che porti verso il principio che chi nasce in Italia è italiano.
Con questo voto per il Consiglio comunale è fondamentale adottare politiche che favoriscano l’integrazione e la coesione sociale a partire proprio dai più piccoli. è necessario riformare la legge n. 91 del 1992 alla luce dei mutamenti che hanno interessato la struttura demografica, sociale e culturale del nostro Paese. Si tratta di giustizia ed equità sociale e la scuola, già plurale e unica, può essere il luogo dal quale cominciare il percorso di erosione delle disuguaglianze educative e sociali.
Questo è solo un primo passo verso la successiva adozione di un sistema di riconoscimento della cittadinanza basato sul principio dello ius soli, unico principio in grado di garantire le piene pari opportunità ai giovani e alle giovani con background migratorio.
Secondo Save the Children nelle nostre scuole gli/le alunni/e stranieri/e sono più di 870 mila e che di questi quasi 7 su 10 studenti pur essendo nati/e in Italia hanno cittadinanza non italiana.
Gli stranieri residenti a Firenze al 1° giugno 2023 sono quasi 58.000 e rappresentano il 15,8% della popolazione residente, di questi più di 9.000 hanno meno di diciotto anni. A Firenze secondo il rapporto del MIUR, la popolazione studentesca con cittadinanza non italiana rappresenta il 16,7% della popolazione (a livello italiano la media è dell’11,2%).
Questi ragazzi e ragazze vivono nello stesso contesto scolastico dei giovani italiani, parlano italiano, studiano la storia d’Italia, sono figli di cittadini e cittadine straniere regolarmente soggiornanti che lavorano e pagano le tasse in Italia. La mancanza della cittadinanza, oltre ad imporre a questi giovani italiani l’obbligo di rinnovare ciclicamente il permesso di soggiorno, priva loro - di fatto discriminandoli - di alcuni diritti fondamentali per il loro futuro umano e professionale, come la possibilità di partecipare a concorsi pubblici, la libera circolazione nei Paesi dell’Unione europea e, per alcuni di loro, il diritto di elettorato attivo e passivo. Il testo non è stato votato dai gruppi di centrodestra e da Firenze Democratica. (s.spa.)