“Un rapporto di Save the Children afferma che il 77% dei lavoratori che hanno dato le dimissioni consensuali sono donne con bambini sotto i tre anni.
Le iscrizioni agli asili nido comunali – ha ricordato presentando un question time la vice presidente del consiglio comunale Maria Federica Giuliani, al quale ha risposto l’assessora Sara Funaro – si sono chiuse il 9 maggio ma è prevista un’ulteriore finestra, a fine maggio, per la fascia dei più piccoli. Il servizio, pur rimanendo ancora un servizio a domanda individuale, è da sempre strumento indispensabile per il sostegno alla genitorialità ed un investimento per il futuro, sostenendo la natalità e le donne lavoratrici o quelle che ne sono alla ricerca. Come ci ha spiegato l’assessora Funaro l’Amministrazione comunale sta lavorando molto su questo tema; è stato presentato anche il percorso dei finanziamenti del PNRR e la ministra Bonetti ha riconosciuto lo sforzo che stiamo facendo. Firenze è la prima città italiana per servizi di prima infanzia col 50% delle domande evase, superiore quindi all’obiettivo minimo del 33% di copertura nazionale fissato dal PNRR entro il 2026. I posti disponibili, in totale, sono 3847. I posti pubblici offerti, a gestione diretta ed indiretta, sono 2499, gli altri, che sono posti privati accreditati, sono 1348. L’offerta pubblico – privato in città è integrato con indici di gradimento molto alti. Inoltre è stato riaperto il percorso dei buoni servizi per poter accedere ai nidi privati agli stessi prezzi dei nidi comunali. È previsto, al fine, di aumentare l’offerta dove c’è carenza, soprattutto tra i piccolissimi. L’obiettivo è arrivare all’abbattimento totale delle liste d’attesa entro la fine del mandato.
È importante dare delle risposte alle famiglie che ricorrono al servizio degli asili nido del Comune di Firenze, ricordando sempre che gli asili nido continuano ad essere, purtroppo, un servizio a domanda individuale e, dopo aver raggiunto il 50% dei servizi per l’infanzia – ha concluso la vice presidente del Consiglio comunale Maria Federica Giuliani – adesso lo sforzo importante è che i buoni servizi possano accontentare tutti quelli che ne fanno domanda per il servizio nido. È un modo importante per aiutare le donne che lavorano, o stanno cercando lavoro, e per sostenere la genitorialità”. (s.spa.)