Atti di vandalismo verso affitti turistici brevi, Casini e Grazzini (Italia Viva): “Fermiamo il clima d’odio. Serve equilibrio, non caccia alle streghe”

“In merito ai recenti episodi di vandalismo ai danni di appartamenti destinati agli affitti brevi, esprimiamo forte preoccupazione per il clima d’odio che si è venuto a creare e che, purtroppo, è stato alimentato anche da una narrazione distorta, favorita dagli ultimi atti approvati dal Comune.” dichiarano i consiglieri di Italia Viva Francesco Casini e Francesco Grazzini.

Prima si è sottovalutato il gesto, gravissimo, di segnare con delle croci gli alloggi destinati ad affitti brevi, quasi fosse una “colpa” da esporre pubblicamente. Ora si è passati a veri e propri atti di danneggiamento. È evidente che si sta costruendo una narrazione che ghettizza chi opera nel settore degli affitti brevi, un comparto che rappresenta invece una parte regolare e legittima dell’economia cittadina.

Vogliamo dirlo chiaramente: chi affitta un appartamento tramite piattaforme come Airbnb non è un nemico, né un bersaglio. È spesso un cittadino che lavora, paga le tasse e contribuisce in modo significativo – tramite la tassa di soggiorno – alle entrate del Comune di Firenze.

Ribadiamo che gli affitti brevi non sono il vero problema del turismo a Firenze, né i responsabili dell’emergenza casa. Sul fronte dell’abitare a Firenze, è necessario recuperare le tante Erp inutilizzabili, un piano serio di rigenerazione urbana, per recuperare i tanti contenitori vuoti presenti in città e ottenere così nuovi immobili da destinare a chi ha bisogno, in particolare ai giovani che vogliono costruirsi un futuro qui. Serve infine una riforma della legge nazionale che trovi un concreto equilibrio e tutela sia dei diritti degli inquilini che dei proprietari per poter passare con più semplicità da affitti brevi ad affitti a lungo termine.

Se si vuole affrontare seriamente il tema della sostenibilità turistica, bisogna agire sulla gestione del turismo “mordi e fuggi”, quello che intasa le nostre strade con centinaia di pullman al giorno, senza portare reali benefici economici alla città e peggiorando la qualità della vita dei residenti, già messa a dura prova dai numerosi cantieri aperti.

Occorre uscire dalla logica del capro espiatorio. Serve un approccio pragmatico e responsabile, capace di distinguere tra ciò che crea valore e ciò che genera disagio. Alimentare divisioni non serve a Firenze. Serve, invece, una politica capace di governare e organizzare il turismo, non semplicemente di colpevolizzarne una parte". (s.spa.)

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