“Apprendiamo dalla stampa la decisione dell’Azienda Regionale del Diritto allo Studio (ARDSU) di lanciare un bando per soggetti privati che possano concorrere alla gestione di diverse Case dello Studente toscane - tra le quali il Calamandrei, Ater e Cipressino a Firenze - in cambio di lavori di manutenzione, efficientemento energetico e adeguamento sismico.
Per AVS-Ecolò, procedere verso la gestione pubblico-privata rischia di compromettere il diritto allo studio degli studenti e studentesse più in difficoltà venendo così meno al mandato ufficiale dell’ente. La Regione Toscana deve invece prevedere maggiori investimenti nel diritto allo studio e favorire politiche pubbliche per il diritto all’abitare. Si chiarisca questa decisione e si torni indietro rispetto alla scelta della gestione pubblico-privato che riteniamo inaccettabile". (s.spa.)