“Il sistema MoveIn rappresenta uno degli strumenti utili per implementare lo Scudo Verde in città. Rispetto al dibattito sullo stop agli Euro 5, oggetto di confronto anche ieri in Consiglio Comunale – spiegano i consiglieri del Partito Democratico Donata Bianchi, Renzo Pampaloni, Leonardo Calistri e Franco Nutini – apprezziamo i provvedimenti dell’Amministrazione e dell’Assessore Giorgio per ridurre progressivamente la pressione dell’inquinamento atmosferico ponendo contemporaneamente attenzione alla sostenibilità sociale ed economica del provvedimento attraverso un puntuale confronto con le categorie economiche.
L’inquinamento atmosferico non è solo un problema ambientale, ma anche un problema sanitario di grande importanza. In Europa, è la prima causa di morte prematura dovuta a fattori ambientali e l’Italia registra un triste primato con più di 52.000 decessi annui da PM2.5, pari a 1/5 di quelli rilevate in tutto il continente (Agenzia Europea dell’Ambiente). Di fronte a questa emergenza e allo sforzo messo in campo dall’amministrazione con l’estensione della rete ciclabile (Bicipolitana) e gli incentivi sul TPL che andranno a premiare studenti e nuovi abbonati stupisce la strumentalizzazione della destra in città che, incapace di proporre soluzioni concrete (anche a livello di governo), si aggrappa a delle idee proposte dal partito di Maggioranza. Il sistema MoveIn citato dai consiglieri di FDI in aula è stato promosso e votato nella Commissione ambiente da consiglieri del Partito Democratico: il rappresentante di FDI in Commissione – ricordano Bianchi, Pampaloni, Calistri e Nutini – ha ritenuto di non votare favorevolmente l’atto. Per accompagnare questa complessa transizione abbiamo quindi richiesta all’amministrazione di valutare la fattibilità del sistema denominato MoveIn: si tratta di un sistema, già attivo a livello sperimentale in alcune regioni (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna), che viene applicato a veicoli soggetti alle limitazioni della circolazione assegnando agli stessi una soglia chilometrica annua determinata sulla base dei risultati ambientali attesi e monitorata tramite l’installazione a bordo veicolo di una scatola nera (black-box) che attraverso un collegamento satellitare rileva le informazioni necessarie e invia telematicamente i dati ad una piattaforma dedicata. Come specificato correttamente dall’Assessore in aula si tratta di un sistema che può essere utilizzato nei casi di limitazioni applicate ad aree estese (e non circoscritte come accade ai blocchi dei diesel in applicazione in queste settimane). Riteniamo possa essere uno degli strumenti utili nell’implementazione dello scudo verde – concludono i consiglieri PD Bianchi, Pampaloni, Calistri e Nutini – perché garantirebbe una sostenibilità sociale alla transizione ecologica in atto, rendendola meno onerosa e più graduale. FDI può quindi stare tranquilla: il Partito Democratico e il Gruppo consiliare continuerà a lavorare sul tema e il gruppo di Fratelli d’Italia potrà continuare attingere a piene mani da tale lavoro per colmare il vuoto d’idee e mascherare una sterile strumentalizzazione sul tema”. (s.spa.)