Blocco delle attività edilizie a Firenze. Emanuele Cocollini (Vice presidente Consiglio comunale): “Occorre un'iniziativa politica per rivedere lo strumento urbanistico”

La politica deve far proprio l’allarme lanciato dal Presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze sui danni (calcolati in centinaia di milioni) derivanti dal blocco dell’attività edilizie in città. Blocco – prosegue il vice presidente del Consiglio comunale Emanuele Cocollini – che impedisce qualsiasi lavoro di ristrutturazione, e che è la conseguenza di un ricorso di Italia Nostra accolto dal Consiglio di Stato. Il quale ha così sospeso la variante al regolamento urbanistico del Comune che permetteva, nel centro storico, la ristrutturazione edilizia conservativa di immobili ed il mutamento di destinazione d’uso. Il Sindaco Nardella si dice preoccupato, ma si limita ad attendere passivamente lo scioglimento del nodo giudiziario. Credo invece che occorra prendere immediatamente un’iniziativa politica per rivedere lo strumento urbanistico, la cui imprecisione ed approssimazione ha portato a questa situazione. Italia Nostra assolve il suo compito tradizionale di tutela del patrimonio Unesco di Firenze. Nulla le si può rimproverare. Sta all’Amministrazione Comunale – conclude il vice presidente vicario del Consiglio comunale Emanuele Cocollini – trovare gli strumenti per far sì che la doverosa tutela dei beni architettonici non comporti il blocco dei lavori edilizi e il ricorso alle aule di tribunale. Mi pare che il governo dei competenti latiti alquanto in Palazzo Vecchio”. (s.spa.)

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