La compagnia teatrale Talia di Matera porta in scena lo spettacolo 'Cristo qui non è disceso', tratto dal libro più famoso di Carlo Levi 'Cristo si è fermato a Eboli' alla Galleria degli Uffizi. Armentano (PD): "Per la prima volta dal '600 la biblioteca del museo recupera la sua funzione teatrale"
"È la fine di un percorso cominciato con l'intitolazione di una piazzetta, nei pressi di piazza Pitti, gesto sollecitato da una mozione a mia firma approvata in consiglio comunale, a Carlo Levi, che proprio lì scrisse la sua opera più famosa, 'Cristo si è fermato ad Eboli'". Lo dichiara il consigliere PD Nicola Armentano, che oggi a Palazzo Vecchio ha presentato il doppio appuntamento, per domani e il 25 aprile, in ricordo del grande scrittore, insieme al sindaco di Aliano Luigi De Lorenzo, al direttore degli Uffizi Eike Schmidt, al presidente dell'Associazione Lucana Luigi D'Angelo, al vicesindaco di Moliterno Raffaele Acquafredda e, in rappresentanza della Regione Basilicata, la dottoressa Patrizia Minardi.
"Ci sembra particolarmente significativo, in un giorno importante per la nostra Nazione come il 25 Aprile, porre di nuovo con forza la questione meridionale di cui Levi è stato un così appassionato narratore" ha aggiunto Armentano.
Il Giorno della Memoria agli Uffizi è quest’anno dedicato a Carlo Levi e alla sua opera di pittore e scrittore, ma anche di antifascista e membro del Comitato Toscano di Liberazione.
All’intellettuale torinese gli Uffizi e l’amministrazione comunale hanno intitolato, lo scorso 9 marzo, una delle due piazzette che si trovano ai lati di Palazzo Pitti. L’altra è stata dedicata ad Anna Maria Ichino, la donna che, fra il 1938 e il 1944, ha ospitato nella sua casa di piazza Pitti, oltre a Carlo Levi, decine e decine di antifascisti e ebrei. L’Omaggio a Carlo Levi, in corso alla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, non poteva quindi concludersi proprio alla vigilia della Liberazione. Il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, ha deciso di prorogare la piccola mostra fino all’11 agosto, giorno dell’insurrezione dei fiorentini contro i nazifascisti. Due delle opere esposte sono state chieste in prestito al Parco Letterario Carlo Levi di Aliano. Una poi, di proprietà privata, esposta alla Biennale di Venezia del 1954, è stata realizzata nel novembre 1935, durante il periodo del confino.
In via straordinaria il 25 Aprile, alle 16.30, la Biblioteca degli Uffizi, anche solo per poche ore, tornerà ad essere l’antico Teatro che fu. Ospiterà, infatti, la compagnia teatrale Talia di Matera che rappresenterà lo spettacolo Cristo qui non è disceso tratto dal libro più famoso di Carlo Levi Cristo si è fermato a Eboli, scritto in casa di Anna Maria Ichino fra l’inverno del 1943 e l’estate del 1944. La regia è di Antonio Montemurro. L’iniziativa è stata organizzata dalle Gallerie degli Uffizi, dal Comune di Firenze, dal Comune di Aliano, paese dove venne confinato Carlo Levi e dove è sepolto, dal Parco Letterario Carlo Levi di Aliano, dalla Regione Basilicata, dal comune di Moliterno e dall’Associazione Lucani in Toscana. Lo spettacolo agli Uffizi è riservato al pubblico della Galleria, ossia ai visitatori muniti di biglietto, fino a un massimo di 60 persone.
Domani, 24 aprile, alle 21.30 ci sarà anche lo spettacolo al Teatro La Fiaba, in via delle Mimose 12, all’Isolotto, dal titolo Un politico scomodo. La commedia, messa in scena dagli attori della compagnia Talia e firmata sempre da Antonio Montemurro, racconta la vita di Ferdinando Petrucelli della Gattina, definito da Indro Montanelli “il più brillante giornalista italiano dell’Ottocento”. Ferdinando Petrucelli della Gattina, nato il 28 agosto 1815 a Moliterno, in provincia di Potenza, è stato anche scrittore, politico e patriota. È considerato il precursore del giornalismo moderno. L’ingresso è gratuito. (fdr)