Caro energia, l’appello di Nardella. Roberto De Blasi e Lorenzo Masi (MoVimento 5 Stelle): “Costi a +400%, non riusciamo a pagare le bollette, il governo ci aiuti”

“Così il Sindaco, per l’ennesima volta, bussa alla porta di ‘Pantalone’ minacciando l’interruzione dei servizi pubblici essenziali e chiusura delle scuole a causa del caro energia”

“Mentre il Consiglio comunale si accinge all’approvazione del rendiconto di bilancio per la passata gestione in cui il governo centrale ha rimborsato oltre le perdite subite a causa della pandemia, il Sindaco di Firenze continua a batter cassa minacciando l’interruzione dei servizi pubblici.

Il Comune – spiegano i consiglieri del MoVimento 5 stelle Roberto de Blasi e Lorenzo Masi – non ha rinunciato a nulla: confermati i contributi stratosferici alle fondazioni teatrali che in pandemia hanno utilizzato la cassa integrazione e nessuna risorsa stanziata per far fronte all’attuale emergenza relativa al caro bollette che per quanto sia vero non poteva essere prevista, ma è altrettanto vero che in termini di spesa corrente nessun sacrificio dai “soliti” è stato rivolto alla necessità di considerare la crisi da Covid ancora non superata.

Se l’amministrazione avesse attuato la nostra mozione votata a larga maggioranza nel Febbraio del 2021 sulla creazione delle comunità energetiche, forse a quest’ora le coperture delle scuole cittadine avrebbero un impianto per la produzione di energia da fonti alternative, finanziato con il 110% dai privati cittadini che avrebbero potuto accumulare la produzione durante la chiusura degli istituti i quali a loro volta avrebbero avuto a disposizione la produzione nel periodo di apertura.

Quanto impiegheranno Sindaco e Giunta a comprendere che “Pantalone” non può essere in condizione provvedere sempre e comunque di tasca propria a risanare scelte politiche non virtuose di governo del territorio? Tante grandi città come Napoli hanno investito in nuove tecnologie; Firenze – concludono de Blasi e Masi – gode dello stesso sole di Napoli ma i suoi cittadini non possono vantare amministratori (non tutti per fortuna) dalla stessa lungimiranza”. (s.spa.)

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