Casapound, Amato (PaP): “Schizofrenia, solo cosi si può definire la risposta data in aula in merito all’autorizzazione di Casapound”

“PD e Casapound, due facce della stessa medaglia, funzionali l’una all'altra”

La schizofrenia corre a doppio filo, fra Casapound, che nella nostra città è antifascista a giorni alterni, ed il Partito Democratico, che ne legittima la propaganda. Un'offesa alla nostra storia e alla nostra città – aggiunge Miriam Amato di Potere al Popolo – nell'imminente anniversario della strage di piazza Dalmazia, ad opera di un militante di Casapound. Evidentemente per il Pd non è sufficiente per adottare adeguate politiche di contrasto verso certa propaganda politica. Il Pd si limita a fare l’antifascismo da passerella. Infatti, se non fosse stato per il mio odg non ci sarebbe neanche stato il tentativo di rendere concreta e attuabile la delibera, che evidentemente è mero slogan. Ora li aspettiamo tutti in piazza il 13 dicembre per la commemorazione della strage di piazza Dalmazia, le commemorazioni almeno gli riescono bene.
Ho depositato – prosegue la consigliera – anche una mozione per efficientare il modulo di sottoscrizione da presentare per chiedere l’autorizzazione. Vedremo come andrà a finire, anche se la maggior parte delle risposte le abbiamo già avute nei fatti. D’altronde si sa che il Pd non ha nulla a che vedere con la sinistra, infatti legittima i banchini di Casapound nella nostra città, accontentandosi della sottoscrizione del modulo per l'autorizzazione, prendendo per buona l’adesione ai principi dello Statuto Comunale, su cui si legge che “il Comune opera […] contrastando l'ideologia nazi-fascista, in quanto contraria alla Repubblica e alla Costituzione nate dalla Resistenza e antitetica agli ideali della Città di Firenze, che l'ha concretamente combattuta”, e che “il Comune opera […] per facilitare la concreta attuazione dei principi costituzionali e il loro rispetto, anche contrastando la propaganda di immagini e/o comportamenti dai contenuti fascisti, razzisti, omofobi, transfobici e sessisti”. Eppure le dichiarazioni del leader di Casapound, Di Stefano – continua Amato – non lasciano margine d'interpretazione, quando afferma all’agenzia Dire che: “Il fascismo è una dottrina politico-sociale, non necessariamente una dittatura o uno Stato totalitario” o ancora nell'intervista rilasciata su www.repubblica.it quando dichiara che: Rinnegare il fascismo? E' la nostra storia, veniamo da lì”. Probabilmente il Pd ha bisogno di Casapound per sventolare il pericolo democratico alla bisogna, vedi 4 marzo, in modo da presentarsi come unica alternativa alle destre, e ripulirsi così dalle politiche di macelleria sociale dal Pd stesso perpetrate” conclude Miriam Amato. (s.spa.)

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