“Ho presentato un question time per il Consiglio di lunedì per sapere come sia stato possibile accettare quella richiesta di Casapound”
“Casapound fa i banchini a Firenze, nonostante lo Statuto del Comune e la Carta Costituzionale. Casapound – aggiunge Miriam Amato di Potere al Popolo – ha compilato la richiesta prevista per la concessione di suolo pubblico per raccolta firme, fondi e propaganda ideologica e politica nel Comune di Firenze, e ha ricevuto l'autorizzazione dagli uffici preposti. Il modulo - prosegue la consigliera - nasce da un mio ordine del giorno, collegato alla delibera sulle modifiche dello Statuto comunale, ed è stato approvato dal Consiglio: si richiede di predisporre un modulo apposito di sottoscrizione esplicita, di riconoscimento dei valori antifascisti, in fase di presentazione della richiesta di contributi pubblici o spazi comunali, atto necessario per rendere concreta la delibera stessa.
Ho già depositato un question time per il prossimo Consiglio comunale di lunedì - continua Amato - per sapere come sia stato possibile accettare quella richiesta di Casapound, visto che il loro leader Simone Di Stefano in più occasioni ha dichiarato: “Rinnegare il fascismo? E' la nostra storia, veniamo da lì”. E anche: “Il fascismo è una dottrina politico-sociale, non necessariamente una dittatura o uno Stato totalitario”.
Dopo la Sentenza del Tar di Brescia, che ha respinto il ricorso di Casapound avanzato contro l'amministrazione per una delibera simile a quella del Comune di Firenze, probabilmente hanno cambiato strategia, ora sottoscrivono perfino di essere antifascisti.
Lavorerò per il perfezionamento dei moduli, se necessario, ma una cosa è certa: i banchini di Casapound a Firenze non ci devono essere, per rispetto sia alla Costituzione che dello Statuto del Comune di Firenze” conclude Miriam Amato di Potere al Popolo. (s.spa.)