Queste le dichiarazionidella Capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra – Ecolò Caterina Arciprete
“Trentuno guerre, il 90% delle vittime civili, guerre che vengono iniziate con l’idea che dureranno poco e che invece tendono a non finire. E quando una guerra finisce, non inizia la pace. Questo ci racconta “l’ Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo” che ci è stato presentato giovedì, proprio in questo Salone, alla Commissione 7 in collaborazione con ANPI e ARCI.
L’Atlante sottolinea come gli sforzi per la pace siano diminuiti drasticamente, mentre gli investimenti in armamenti sono cresciuti, a causa di una politica autodistruttiva che privilegia la deterrenza, quando non addirittura l’uso delle armi, invece del disarmo.
Di questo si è parlato anche nei giorni seguenti nel festival “Creiamo un futuro di uguaglianza”, organizzato da OXFAM, e che ha visto la presenza del Comune di Firenze e diversi suoi assessori. Il festival, che ha accolto oltre 2500 partecipanti, si è concentrato sul dialogo e sull'azione per costruire un futuro più giusto. Tra i tanti incontri, OXFAM ha dato voce alle testimonianze di chi vive sotto l’assedio delle bombe, che colpiscono proprio quei luoghi che dovrebbero essere più sicuri: scuole, ospedali e campi profughi. È di questi giorni la notizia di neonati morti per la mancanza di ossigeno, causata dai bombardamenti sull'ospedale che hanno danneggiato le riserve di ossigeno.
È con il cuore appesantito che sabato abbiamo partecipato alla grande manifestazione per la pace, promossa da diverse associazioni, tra cui la Rete Italiana Pace e Disarmo. È stata una manifestazione partecipata, con oltre 30.000 persone tra le quali la Sindaca di Firenze.
Desidero ringraziare tutte queste organizzazioni, OXFAM, ANPI, ARCI ma anche l’intera società civile fiorentina che si impegna per la pace. Penso, ad esempio, al gruppo che si riunisce ogni prima domenica del mese in Piazza dell’Isolotto, con un solo obiettivo: costruire una narrazione di pace in opposizione a quella di guerra.
In un momento in cui chi dovrebbe impegnarsi per la pace non lo sta facendo, credo che anche gli enti locali, e quindi il Comune di Firenze, debbano fare ogni sforzo per essere protagonisti nei percorsi di pace, come nello spirito di La Pira. Occorrono azioni concrete: promuovere percorsi di mediazione, sostenere la diplomazia tra città, rinvigorire il nostro gemellaggio con Betlemme, unirci ad altri comuni per chiedere il cessate il fuoco e la fine della fornitura di armi a Israele, sostenere iniziative che aiutino i cittadini a comprendere i conflitti in un contesto di comunicazione spesso polarizzata. Inoltre, possiamo strutturare percorsi di cooperazione con altri territori, come lo Yemen, da cui una delegazione sarà a Firenze nelle prossime settimane come parte di un accordo tra UNIFI e la Commissione Europea.
Infine, senza cooperazione tra Paesi, non è possibile alcun accordo per il clima; guerra ed emergenza climatica sono due facce della stessa medaglia, che conducono l’umanità verso il collasso”. (s.spa.)