“Nell’assegnazione delle deleghe alla giunta poca visione, categorie desuete, mancanza di innovazione e scarsa conoscenza della macchina amministrativa”
Questo l’intervento della Capogruppo di Firenze Democratica Cecilia Del Re:
“Buonasera a tutte e tutti,
un saluto alla Sindaca e alla giunta, ai colleghi e colleghe del consiglio e a tutta la cittadinanza che - in presenza o da remoto - sta seguendo questa prima seduta del consiglio comunale.
Parlo a nome di Firenze Democratica, e vorrei innanzitutto ringraziare i tanti cittadini e cittadine che hanno sostenuto la nostra lista, il nostro programma e la nostra visione di città pubblica, partecipata e progressista che continueremo a portare avanti in comune e nei quartieri.
Ringrazio tutti i candidati e le candidate della nostra lista, e in particolar modo i consiglieri che sedevano tra questi banchi nello scorso mandato nel gruppo di Firenze democratica: Leonardo Calistri, Massimiliano Piccioli e Stefano Di Puccio.
Quest’anno, siamo di fronte ad un consiglio fortemente rinnovato tra le fila dell’opposizione, con anche un inedito storico: per la prima volta, nell’opposizione, c’è anche una sinistra di governo e non solo di lotta.
A tutte e tutti i consiglieri eletti auguro un buon lavoro, ricordando l’importanza del nostro ruolo per una democrazia viva e sana. Lo scorso mandato è finito in maniera ingloriosa non solo per la maggioranza (con atti che per passare hanno dovuto trovare sostegno in qualche voto dell’opposizione del centrodestra, che oggi siedono infatti in maggioranza), ma anche per la minoranza: un consigliere ha dovuto fare ricorso al Tar di fronte al diniego di accesso agli atti da parte di una partecipata; un altro ha fatto un esposto alla corte di conti per gli ingenti soldi pubblici spesi per sostenere la campagna di fine mandato; un altro gruppo, ancora, ha dovuto segnalare al prefetto le mancate risposte pervenute rispetto alla richiesta di informazioni sulla perdita dei fondi europei per le aree verdi cittadine. E ancora nello stesso mandato, abbiamo dovuto pure leggere dai giornali che un consigliere di opposizione era stato denunciato in seguito alla sua richiesta di accesso agli atti. un uso prepotente delle istituzioni e una mancanza di rispetto per la democrazia e per le minoranze. Anche su questo aspetto, ci auguriamo non ci sia alcuna continuità rispetto allo scorso mandato.
Come gruppo lavoreremo per Firenze con un approccio costruttivo alle tante sfide e ai tanti temi che ci troveremo ad affrontare. E ci auguriamo - per Firenze - che anche la maggioranza avrà un approccio aperto e costruttivo ai temi posti dall’opposizione: da questi banchi, pochi mesi fa, facemmo ad esempio presente che lo stralcio della cosiddetta norma Airbnb aveva dell’incredibile non solo da un punto di vista politico, ma anche da un punto di vista tecnico. Dalle fila della maggioranza, ci fu risposto che stavamo strumentalizzando la questione, che era tecnicamente complessa, e che era tutto a posto. Mi auguro che chi siede in maggioranza possa avere uno spirito critico per il bene della città, che per noi viene e verrà sempre prima di tutto il resto.
Questo auspicio vale anche per la Giunta. Spero che vi sentirete liberi di esprimere il vostro dissenso perché è nella diversità che potrete crescere insieme e svolgere al meglio il vostro mandato nell’interesse di Firenze.
Come Firenze Democratica, vi stimoleremo su temi che riterremo importanti per la vita della città, e sull’operato - e dunque sulle cose fatte o non fatte e non sulle promesse -, ci esprimeremo.
In merito alla assegnazione delle deleghe e alla composizione della giunta, ci limitiamo ad esprimere 2 perplessità, di non poco conto.
La prima: nessuno spazio ha trovato il civismo in questa Giunta, mortificando così una parte dell’elettorato, e parimenti nessuna rappresentanza hanno trovato quelle forze ecologiste che hanno fatto un risultato straordinario e meritorio.
Il cattivo messaggio che ne viene fuori è il solito dello scorso mandato: a poco vale il consenso ricevuto dai cittadini se non si hanno padrini politici o riferimenti nazionali, un modus operandi che mortifica il processo democratico.
La seconda perplessità risiede invece nell’assegnazione delle deleghe: poca visione, categorie desuete, mancanza di innovazione e scarsa attenzione al merito ed alla conoscenza della macchina.
La sicurezza - in una giunta che si dice di centrosinistra - andava coniugata col sociale perché in quell’ottica occorre prioritariamente intervenire in una città in cui il disagio giovanile e le diseguaglianze sociali sono aumentate negli ultimi anni a dismisura, e per un approccio non securitario che non appartiene alla nostra storia politica; le politiche per la casa stavano bene insieme all’urbanistica, e invece l’urbanistica ce la troviamo insieme al decoro urbano, come ad inquadrarla dentro un problema estetico; la smart city senza le partecipate non potrà essere smart davvero, e lo sviluppo economico con il turismo non palesa nessun cambio di passo su come affrontare le dinamiche dell’overtourism in un quadro di vivibilità della città per i suoi cittadini. Il bilancio e le grandi opere vengono accentrate nelle mani del sindaco palesando così la spinta leaderistica e gattopardesca che si cela dietro un lavoro presentato collettivo, alla faccia della “Firenze Plurale”: non saranno provenienze o discendenze a dare la misura dell’orientamento politico di una giunta, ma le politiche che questa promuove. E’ però solo sulla scorta del vostro operato che concentreremo il nostro giudizio, facendo sentire la nostra voce in aula, una voce a cui, ci auguriamo, anche i media locali sappiano dare spazio insieme a quella delle altre forze civiche e politiche di opposizione. Anche voi giornalisti siete infatti un anello importante della democrazia.
Il recente passato non sembra dare purtroppo segnali incoraggianti, e diamo la nostra solidarietà a chi della carta stampata locale si è visto mutare il proprio ruolo per un articolo non gradito al palazzo. Il compito dell’informazione pubblica è proprio quello di informare i lettori, mantenendo uno spirito critico verso chi esercita il potere. Firenze Democratica terra’ alta la guardia ma sempre, costruttivamente, mantenendo uno spirito collaborativo e di confronto aperto laddove riterrete di coinvolgere l’opposizione. Alexander Langer, il grande attivista politico e ambientalista scomparso 30 anni fa, diceva che in ogni comunità ci vogliono coloro che sanno avere spirito critico nei confronti della propria comunità di appartenenza, e che magari proprio per il loro spirito critico verranno bollati come “traditori”, ma in realtà, aggiungeva LANGER, proprio costoro sono quelli più fedeli alla comunità di riferimento perché non ne abbandonano i bisogni ed i valori di riferimento.
Buon lavoro alla nuova giunta, e buon lavoro a tutte e tutti noi”. (s.spa.)