Cellai e Draghi (FdI): "Il Comune di Firenze accetti il pagamento della tassa di soggiorno con il modello F24"

"Dal question time di oggi emerge che l'assessore Gianassi ha avviato l'istruttoria per rendere possibile questa pratica. Noi chiediamo che si faccia presto, molti comuni si sono già attivati"

"Perché il Comune di Firenze non accetta il pagamento della Tassa/imposta di soggiorno mediante il mod. F24?". È quanto ha chiesto nel Consiglio comunale di oggi con un question time il consigliere di Fratelli d'Italia Jacopo Cellai, che chiedeva anche "se sia intenzione dell’amministrazione comunale fare la convenzione con l'Agenzia delle Entrate per il pagamento della imposta di soggiorno con il modello F24, diventando così compensabile con i tributi a credito".

"L'assessore Gianassi ci ha risposto che ha già disposto l'istruttoria – ha commentato Cellai –. Noi chiediamo che si faccia presto, molti comuni in Toscana e nel resto d'Italia sono già attivi. Si tratta di un aiuto concreto per le aziende messe in ginocchio dalla pandemia".

"Firenze è una delle città dove la pandemia ha colpito più duramente il comparto economico, le aziende del settore turismo sono al collasso. I tributi locali però continuano ad arrivare. Le aziende fiorentine attualmente se volessero pagare la tassa di soggiorno, devono convertire il credito d'imposta cercando di venderlo a qualche fornitore o portandolo alle Poste o in qualche banca per poi pagare per cassa. Convertire il credito d'imposta ha un costo, ogni ente ha la sua commissione e il costo dell'operazione si aggira intorno al 3-5%. 

Quindi, alle aziende che non si sono viste scontare le tasse ma alle quali è stata riconosciuta la possibilità del credito d'imposta, perché virtuosamente hanno pagato gli affitti o riscosso il bonus vacanza, poi non si da modo di utilizzarlo. Anzi, oltre al danno anche la beffa, si chiede ad aziende che non incassano da mesi di sostenere un ulteriore costo per pagare i tributi" spiega Cellai col capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi.

"Per quanto riguarda la tassa di soggiorno va sottolineato che le imprese turistiche già fanno da sostituto d'imposta per il Comune di Firenze, spesso rimettendoci le commissioni bancarie se il cliente paga la tassa di soggiorno con carta di credito e le spese bancarie per l'invio cumulativo mensile delle tasse di soggiorno riscosse. Permettere a quelle aziende che hanno maturato un credito d'imposta di utilizzarlo per il pagamento sarebbe quanto mai dovuto. II credito di imposta potrebbe essere autorizzato per il pagamento di tutti i tributi locali, a partire dalla tari. L'accordo con l'agenzia delle entrate a livello nazionale già c'è, va solo applicato localmente per permettere alle aziende di effettuare il pagamento dei tributi locali tramite F24, l'apposito modello" concludono Cellai e Draghi. (fdr) 

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