Via libera del Consiglio comunale alla variante semplificata per la realizzazione del nuovo stadio e del nuovo mercato ortofrutticolo nell’area Mercafir. La variante, presentata dall’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re, è stata adottata oggi dall’assemblea di Palazzo Vecchio dopo l’ok della giunta del 5 novembre scorso e i passaggi nelle commissioni.
“Andiamo avanti nel rispetto dei tempi con il percorso verso il nuovo stadio e il nuovo mercato ortofrutticolo nell’area Mercafir - ha detto l’assessore Del Re -. La variante semplificata adottata oggi, a 20 giorni dall’adozione in giunta, non muta la destinazione dell’area: nel Ruc vigente, infatti, è già prevista in quell’area la realizzazione del nuovo Cap e del nuovo stadio, ma muta alcune condizioni per la loro realizzazione. Grazie al procedimento semplificato - ha proseguito l’assessore - sarà possibile ridurre i tempi della procedura, dimezzando i termini per le osservazioni che saranno di 30 giorni anziché 60”.
Il 14 ottobre scorso la giunta aveva ribadito l’interesse alla realizzazione del nuovo stadio confermando interamente la previsione urbanistica vigente e ritenendo necessaria l’attivazione di una variante per specificare indirizzi e precisare alcuni aspetti. La proposta di modifica è già stata oggetto della verifica semplificata a Vas: il 29 ottobre scorso la giunta, autorità competente Vas, ha escluso la variante dalla valutazione ambientale strategica. La variante adottata oggi specifica quattro punti: l’aspetto patrimoniale dello stadio, la modalità attuativa del comparto nord, l’attribuzione della capacità edificatoria e delle relative destinazioni d’uso a ciascun comparto e le condizioni di accessibilità dell’area: tutti aspetti che precisano il contenuto della previsione vigente senza alterarlo né in termini di localizzazione né di dimensioni.
Il primo punto riguarda la condizione patrimoniale dello stadio. Nella previsione 2012/2015 lo stadio era inteso come opera pubblica realizzata dal privato attraverso la finanza di progetto: dopo la durata della concessione sarebbe quindi tornato nella disponibilità del Comune. Oggi l’ipotesi di realizzare uno stadio di proprietà privata (seppure di interesse pubblico, mantenendo inalterata la dimensione delle strutture private) è considerata la soluzione migliore per accelerare i tempi di realizzazione e non impegnare risorse dell’Amministrazione nella futura manutenzione dell’impianto. La variante tratta quindi questo aspetto inserendo nelle previsioni per il comparto sud la possibilità che l’impianto sportivo possa essere realizzato e mantenuto da operatore privato su terreno acquisito in proprietà. Il secondo punto riguarda la modalità di riorganizzazione della Mercafir prevedendo che lo spostamento e la riorganizzazione dell’area mercatale (comparto nord) siano “condizione necessaria per permettere l’avvio dell’esecuzione dello stadio”: per garantire la dismissione e demolizione dei capannoni attualmente presenti sull’area che sarà occupata dallo stadio, mantenendo al tempo stesso attive le attività che si svolgono, si procederà con l’approvazione di un progetto di opera pubblica, anziché del piano di recupero oggi previsto nella scheda norma. Si ritiene infatti che la proprietà pubblica dell’area, l’autonomia funzionale e infrastrutturale, l’unitarietà delle attività che si svolgono nel comparto nord, siano elementi che non richiedano un ulteriore livello di progettazione urbanistica oltre al progetto di opera pubblica, sufficiente a garantire il corretto insediamento del comparto agro-alimentare. Ciò permetterà in tempi relativamente brevi di avviare le demolizioni, l’organizzazione logistica transitoria e la ricostruzione per stralci.
Il terzo punto riguarda la necessità di ridefinire la suddivisione fra comparto nord e sud della superficie utile lorda per destinazione d’uso. Nel dettaglio, la nuova scheda prevede: per il comparto nord (Cap) una superficie di 30mila mq per l’insediamento del servizio mercatale; industriale e artigianale comprensiva delle attività commerciali all’ingrosso e depositi 28.500 mq; commerciale relativa alle medie strutture di vendita 3mila mq; direzionale comprensiva delle attività private di servizio 4mila mq. Per il comparto sud la realizzazione dello stadio; destinazione commerciale relativa alle medie strutture di vendita 18.300 mq; direzionale comprensiva delle attività private di servizio 8mila mq; turistico-ricettiva 4.200 mq. A ciascun comparto si applica la flessibilità del 20% della Sul complessiva. Il quarto punto della variante riguarda invece aspetti specifici indicati come condizione non più della realizzazione ma della messa in esercizio del nuovo stadio: si prevede infatti che la messa in esercizio dello stadio sia subordinata all’esecuzione delle opere infrastrutturali relative allo svincolo di Peretola e alla fermata Peretola del servizio ferroviario metropolitano.
Gli interessati potranno presentare osservazioni entro 30 giorni dalla pubblicazione della variante sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana. (sc)