Circolo Andrea del Sarto, Fratelli d'Italia: "Continua l'illegalità anche dopo la richiesta di sfratto del 4 novembre scorso"

Draghi, Cellai e Marcheschi: "Per il Comune di Firenze un buco da 1 milione di euro e nessuna soluzione su come recuperarlo?"

"Il 4 Novembre scorso, lo sfratto al circolo SMS Andrea del Sarto sarebbe dovuto diventare esecutivo. Nel provvedimento dirigenziale della Direzione Patrimonio del Comune di Firenze, adottato il 27 agosto, si dava mandato alla Polizia municipale di impedirne l’accessibilità. Invece, come del resto i gestori hanno sempre fatto negli ultimi anni, l’attività è continuata incurante dell’obbligo previsto. I residenti della zona, che da anni chiedono al Comune un intervento, lamentano ‘strani movimenti’, come se qualcuno potesse, nonostante lo sfratto, utilizzare i locali del Circolo.

E’ utile ricordare che nel provvedimento dirigenziale si prende atto che l’Agenzia del Demanio, nel 2015 quando il bene è passato al patrimonio del Comune di Firenze, dichiarava che l’immobile era occupato senza titolo dall’associazione Circolo SMS Andrea del Sarto, tenuta a corrispondere un affitto di 190.133,81 euro l’anno. Ad oggi, come si afferma nel documento, nonostante siano trascorsi altri 6 anni, il Circolo non solo non ha mai regolarizzato il contratto, né pagato gli arretrati (ammontanti a più di 1 milione di euro), ma non ha nemmeno attestato gli adempimenti alle prescrizioni date dai Vigili del Fuoco.

I vicini di casa, preoccupati anche per la precarietà della struttura e per il pericolo di amianto, hanno chiesto spiegazioni più volte al Comune e poi hanno anche depositato esposti". Queste le dichiarazioni dei consiglieri comunali di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi e Jacopo Cellai con il vice presidente dell'assemblea nazionale del partito Paolo Marcheschi.

Fratelli d’Italia con i consiglieri comunali Draghi e Cellai, che hanno già presentato un’interrogazione urgente al Sindaco sulla vicenda, richiede chiarezza anche sulle recenti indiscrezioni che vedrebbero riassegnare la struttura più o meno agli stessi soggetti che hanno contribuito a vario titolo a creare il debito di oltre 1 milione di euro verso il Comune.

“Il circolo Andrea del Sarto - dichiara Marcheschi, da tempo a fianco dei residenti di via Manara - ha troppi santi in Paradiso, oppure politici ‘amici’ in Palazzo Vecchio. Dal 2015 ad oggi, il Circolo ha continuato ad occupare abusivamente i locali di proprietà del Comune, senza nessun titolo, e senza aver mai regolarizzato il pagamento degli arretrati che ammontano a ben 1 milione di euro. Le associazioni che vi svolgevano le loro attività a chi pagavano l’affitto? E a quale titolo? L’attività commerciale del bar, affitto sale e del biliardo era gratuita e considerata di funzione culturale o a servizio del quartiere? Anni di esposti e pec, finalmente avevano sortito un effetto: smuovere i dirigenti comunali a prendere atto:

- dell’occupazione abusiva;

- del mancato pagamento e delle prescrizioni di Asl, Arpat e Vigili del Fuoco.

E con il provvedimento dirigenziale del 27 agosto hanno infatti deliberato lo sfratto esecutivo al Circolo. Ora però devono farlo rispettare.

I vicini, negli ultimi giorni, lamentano che l’attività non è mai terminata, è quindi chiaro che questi signori, sentendosi protetti, se ne sbattono degli obblighi e dei debiti da saldare. E’ palese che le attività svolte in tanti anni, si reggessero su entrate commerciali (affitto sale, feste, bar, biliardo, ecc.), tutto in barba al proprietario della struttura, il Comune che per tanti anni ha dormito senza far rispettare i doveri dell’Andrea Del Sarto e incurante dei pericoli a far svolgere attività in ambienti non a norma.

L’atteggiamento di tolleranza che il Comune e gli uffici comunali hanno tenuto nei confronti di questa vicenda è grave ed anche inspiegabile. Allarmanti soprattutto le dichiarazioni dell’assessore che afferma di voler ridare vita al Circolo, facendo presagire un semplice 'make up'. Invece, noi chiediamo che prima di fare un regolare bando per l’assegnazione, venga fatta chiarezza su:

- chi paga i danni erariali (oltre 1 milioni di euro sottratte alle casse del Comune):

- chi si accolla i costi dei lavori di ripristino ambientali e di sicurezza dell’edificio".

"Infine – conclude Marcheschi –, se veramente il Comune vuole dare un segnale chiaro e trasparente a tutte quelle associazioni che operano onestamente nella nostra città, deve assolutamente dissipare ogni dubbio: recuperare i soldi persi e rilanciare la struttura con un regolare bando, ponendo attenzione ai tanti problemi ambientali legati al quartiere. Basta tutelare gli amici degli amici, deve sgombrare i dubbi da ogni tipo di agevolazione di parte ripristinando la legalità seconde le procedure previste per legge. Stavolta se necessario il Comune sarà chiamato a rispondere alla Corte dei Conti”.

“Riconosciamo – incalza Draghi – la valenza storico, sociale e culturale del circolo Andrea del Sarto dove è nato il socialismo a Firenze, però non si può nascondere la testa sotto la sabbia, ci sono gravi anomalie che il Comune deve risolvere. Il bene dal 2016 è comunale, quindi il Comune può decidere liberamente di venderlo o destinarlo ad altro oppure eventualmente decidere di salvarne la funzione sociale, stavolta però lo deve fare secondo le regole imposte dalla legge, nel rispetto soprattutto dei tanti affittuari che sono concessionari di beni pubblici. Nel caso di Andrea del Sarto non si può cancellare con un colpo di spugna anni ed anni di arretrati. Inoltre è necessario che il Comune risponda ai cittadini e faccia chiarezza sulla presenza di amianto. Sappiamo che alcuni lavori sono stati fatti, ma non sappiamo né che tipo di lavori né se si trattasse o meno di rimozione di amianto”.

(fdr)


 

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