Cittadinanza onoraria a Zaki, Draghi e Cellai: "Il perché dell'astensione di Fratelli d'Italia"

Il capogruppo di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi ha motivato in Consiglio comunale il perché dell'astensione del gruppo sulla delibera per il conferimento della cittadinanza onoraria a Patrick George Zaki.

"Nessun cristiano merita di dormire sul pavimento di una prigione, Sinj Tora, dove in questi giorni la temperatura sfiora già i 40 gradi - ha dichiarato Draghi -. Su questo non abbiamo alcun dubbio. E personalmente auspico che Patrick Zaki, detenuto da mesi, possa tornare al più presto in libertà. Tuttavia, non crediamo che la cittadinanza onoraria possa rivelarsi lo strumento idoneo per contribuire a raggiungere il risultato. Il ministro degli Esteri Di Maio ha fatto presente che il clamore mediatico non aiuta il lavoro 'dietro le quinte' della diplomazia; questo uno dei motivi che ci spingono a giudicare non appropriata questa iniziativa".

"Infine, crediamo che non si possa usare lo strumento della cittadinanza onoraria per chiunque e per qualunque causa, per quanto giusta; il legame con Firenze deve esistere in una qualche forma, altrimenti diventa qualcosa di diverso da una cittadinanza. Ha molto più senso che la stessa iniziativa la prenda Bologna, città in cui Zaki studiava e viveva. L'Europa invece si faccia scrupolo a vendere cacciabombardieri e navi da guerra - come sta continuando a fare anche negli ultimi mesi - ad un paese in cui una ragazza può finire in galera se usa tiktok in maniera 'impropria'" conclude Draghi. (fdr)
 

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