È stata depositata oggi, presso la Conferenza dei capigruppo di Palazzo Vecchio, una richiesta di Consiglio comunale straordinario sul tema “Crisi economica da Covid-19 a Firenze” promossa dalla Lega e condivisa da tutto il Centrodestra.
Nello specifico, si legge nel documento, si menziona la crisi economica in cui versa la città che impone la concretizzazione di misure urgenti da parte delle istituzioni, mantenendo saldo il legame con le Associazioni di categoria e le parti sociali. Secondo il Regolamento la Presidenza adesso ha venti giorni di tempo per concretizzare la richiesta.
“Ma quale cittadinanza onoraria alla Merkel? Stiamo affrontando un periodo storico – dichiara il Capogruppo del Carroccio Federico Bussolin – dove esercenti e partite iva scendono in piazza chiedendo di essere ascoltati. In questo senso stride l’atteggiamento dell’amministrazione che, anziché occuparsi della crisi economica coinvolgendo tutto il Consiglio, preferisce conferire cittadinanze onorarie improbabili alla Merkel”.
“Noi non condividiamo questi interessi – continua Bussolin – e riteniamo giusto che il Consiglio porti la testimonianza di chi, in questi giorni, è sceso in Piazza per essere ascoltato. Penso agli esercenti del centro storico, ai ristoratori, al settore turistico, ai tassisti ed Ncc. Servono misure urgenti – conclude Bussolin – e come Lega, assieme al Centrodestra, abbiamo in mente una città snella burocraticamente, che ascolti le categorie e che sia capace di rendersi protagonista in questo momento storico con soluzioni incisive e non proposte imbarazzanti, scollegate dal territorio”.
“La mancanza totale di prospettive del Governo – dichiara il Capogruppo di FdI Alessandro Draghi – sostenuto dalla stessa parte politica di Giani e Nardella, non solo ha impoverito imprenditori e dipendenti locali, ma manda costantemente in confusione l’organizzazione del lavoro delle aziende. Il governo – attacca Draghi – continua a decidere e a modificare solo poche ore prima, facendo trapelare notizie non veritiere, provvedimenti che incidono sulla vita di milioni di italiani, toscani e fiorentini”.
“Tralasciano la miseria dei “ristori” economici – continua Draghi – che devono essere elargiti, mi chiedo "come si può far credere ad un impresa che la Toscana passerà in zona gialla per poi rimangiarsi le parole all'ultimo? Un'impresa necessita di organizzarsi con i fornitori, le pulizie, i dipendenti, con le inserzioni pubblicitarie; sono tutti adempimenti che hanno bisogno di tempo e certezze. La coordinazione - conclude Draghi - fra enti locali e governo è stata ed è tutt'ora lacunosa”.
“È il momento – dichiarano congiuntamente i capigruppo Bocci (misto) e Cellai (Forza Italia) – di dare risposte precise a chi, oggi, vede nella Regione Toscana un interlocutore incerto, incapace di fare previsioni. Il Centrodestra – concludono – su questo è compatto e determinato”. (s.spa.)