"Non chiediamo che non sia applicata la legge ma sospendiamola fino a nuovi chiarimenti”
“Nardella cambia idea anche sul decreto Salvini, torna sui suoi passi e il Pd boccia la mozione presentata dai nostri gruppi di Firenze riparte a sinistra, MdP e PaP. E' necessaria una presa di posizione forte di fronte a continui attacchi ai diritti umani”. Così Tommaso Grassi, Donella Verdi e Adriana Alberici, di Firenze riparte a sinistra, Alessio Rossi e Stefania Collesei di Mdp - Articolo 1 e Miriam Amato, del gruppo misto, attaccano. E incalzano: “Non abbiamo bisogno di ambiguità, ma di chiarezza."
"Il provvedimento del governo è discriminatorio, in particolare con l'introduzione di una nuova normativa sull'iscrizione anagrafica. Firenze deve dare un segnale, perché il decreto provoca gravi conseguenze sul territorio”.
“E la contraddizione è così forte che vorremmo chiedere al presidente Rossi – continuano Grassi, Rossi e Amato a nome dei rispettivi gruppi - che parrebbe aver dichiarato di sostenere Nardella, che cosa ne pensa di questa presa di posizione? Il ricorso alla Corte Costituzionale è giusto ma deve essere sostenuto da prese di posizione politiche ferme e decise delle amministrazioni comunali”.
“Dichiararsi contrari è insufficiente. E' necessaria una presa di posizione forte. Non vogliamo che non sia rispettata la legge – concludono i tre gruppi consiliari della sinistra – sgombriamo il campo della polemica sterile. Siamo i primi a chiedere in ogni campo di applicare le leggi. Infatti non stiamo chiedendo questo, ma solo di attendere i dovuti chiarimenti e approfondimenti, proprio come è già stato fatto in passato”. (fdr)