"Bene la riduzione della chiusura di Via Santa Marta fino ad Aprile, occorre monitorare il rispetto dei tempi"
Queste le dichiarazioni della capogruppo Del Re di Firenze Democratica e delle consigliere di quartiere 5, Lara Arbo, e Serena Berti, del quartiere 2:
“Apprendiamo da un comunicato stampa la modifica dell'ordinanza 1541 che prevedeva la chiusura di Via Santa Marta dal 19 marzo al 16 luglio. Molti cittadini si sono allora fatti sentire per comprendere come l’Amministrazione potesse permettere una chiusura così lunga per una strada che è un nodo cruciale per il traffico della zona di Careggi, che va verso Campo di Marte e Via Bolognese.
Questa zona, come noto, era già stata in grave sofferenza lo scorso anno per la chiusura causata da un cantiere privato, durato quasi 9 mesi, quello di Via Ernesto Rossi, che si era sommato nei mesi estivi e a settembre, alla contemporanea chiusura di Via Bolognese e Via Cosimo il Vecchio, mettendo così in grave difficoltà non solo il traffico tra la zona nord e sud di Firenze, ma anche tutte le strade intorno a Careggi, soprattutto Via Taddeo Alderotti e Viale Morgani, che presentavano code continue in tutte le ore del giorno.
Ci preme dunque evidenziare come il flusso di traffico della zona di Rifredi e Careggi necessiti di una maggiore attenzione da parte dell’amministrazione comunale, dal momento che si continua a firmare ordinanze di chiusura per svariati mesi di strade fondamentali per poter permettere al traffico di defluire regolarmente.
Grazie ai cittadini attivi che hanno mostrato la loro preoccupazione al presidente di Quartiere, e a chi si è prodigato per ridurre i tempi della chiusura di Via Santa Marta.
Vigileremo allora attentamente sull’andamento di questi lavori perché va scongiurata una eventuale proroga dell’ordinanza, come purtroppo abbiamo visto accadere per diverse volte per via Ernesto Rossi.
Non dimentichiamo, poi, che queste chiusure si sommano ai disagi del cantiere di via Bolognese che sta andando avanti, in vari tratti, da più di 8 mesi, e del quale ad oggi non conosciamo il cronoprogramma per i mesi futuri.
Disagi che si ripercuotono su residenti, ma anche sugli utenti dell’azienda ospedaliera e universitaria”. (s.spa.)