Del Re e Calistri (Firenze Democratica): “Ad un anno dall’approvazione del Pef (il 29 aprile 2024), e a quasi un anno dall’inizio della nuova amministrazione, mai chiamata ALIA in audizione in commissione ambiente, nonostante le ripetute richieste”

Queste le dichiarazioni della capogruppo di Firenze Democratica, Cecilia Del Re, e del presidente di Firenze Democratica, Leonardo Calistri:

“Mettere i rifiuti sotto al tappeto per non far vedere i problemi: è questo l’atteggiamento che ormai da oltre un anno la nuova amministrazione ha messo in campo di fronte agli aumenti Tari e alla mancanza di azioni per ridurne il peso in collo ai suoi cittadini. 

E’ passato un anno esatto da quando il Pef (il piano economico e finanziario del gestore del servizio dei rifiuti, Alia) venne approvato dal consiglio comunale dopo il via libera da parte di Ato Toscana Centro: era l’ultima seduta del consiglio comunale, il 29 aprile 2024, e l’allora maggioranza fu costretta a votarlo senza poter fare troppe domande, viste le imminenti elezioni (Firenze Democratica era già uscita dalla maggioranza e il presidente della commissione ambiente, Leonardo Calistri, si era conseguentemente dimesso dal suo ruolo).

Da allora, però, l’atteggiamento di insabbiare la discussione è continuato: nonostante le ripetute richieste di avere Alia in audizione in commissione ambiente, il gestore non è mai stato convocato in commissione dal presidente (consigliere di maggioranza). Ci pare un atteggiamento lesivo dei diritti del consiglio comunale, che è chiamato a svolgere anche una funzione di controllo.
Ci auguriamo che sia la giunta a vigilare sull’operato di Alia: sulla razionalizzazione dei costi da parte del gestore, e su tutte quelle voci che vengono caricate in tariffa e messe a carico dei cittadini, vigilando a fianco di Ato. Così come ci auguriamo che la Giunta stia vigilando sullo stato di attuazione del piano di raccolta dei rifiuti, concluso in grave ritardo, e sulla pianificazione di nuovi impianti di smaltimento di rifiuti coerentemente al nuovo piano regionale per l’economia circolare. 

Ad oggi, non solo manca chiarezza su questi aspetti, ma a due anni e mezzo dalla nascita della nuova Alia Multiutility, ancora non si è visto un piano industriale, e non si sa quindi neppure come il nuovo colosso intenda contenere i costi delle bollette e quali investimenti intenda fare per accompagnare la transizione ecologica.

Cinque anni fa una visione c’era, ma poi tutto è cambiato: l’amministratrice delegata fu sostituita con l’attuale amministratore delegato, con una mossa che assomiglia molto all’avvicendamento Chiarot-Pereira avvenuta sempre a inizio del secondo mandato. Per ragioni in entrambi i casi che nulla hanno a che fare con l’operato dei singoli, ma solo con le politiche personalistiche del governatore di palazzo. 
Alla precedente amministratrice di Alia dobbiamo l’impianto innovativo di smaltimento dei RAEE che si sta costruendo a San Donnino; sempre a lei dobbiamo il biodigestore di Montespertoli, bellissimo esempio di un impianto di economia circolare che nasce su una vecchia discarica.

Da quel momento, la gestione del servizio si è sempre più allontanata dal cittadino, sono prevalsi gli studi e gli incarichi per creare e incardinare su Alia la nuova multiutility, e ciò al fine di quotare in borsa la multiutility e ripianare il debito di Alia.

E, quindi, è tutta un’attesa: occorre “attendere” per avere Alia in commissione; occorre “attendere” per vedere (se ce lo concederanno) il nuovo piano industriale; occorre aspettare le risposte alle interrogazioni o agli accessi agli atti, che vengono poi puntualmente negati perché alcune obbligazioni emesse da Quadrifoglio proteggerebbero Alia da più che legittime esigenze di trasparenza nei confronti dei cittadini.

L’unica attività registrata da questa Giunta nei confronti di Alia è l’approvazione nell’ottobre scorso di quel protocollo con cui gli si concede al gestore di consumare 15.000 nuovi mq di suolo nel quartiere 4 per costruire la nuova sede di Alia Multiutility, tutelando così la dirigenza di Alia per la rinuncia dinanzi al Tar della richiesta danni per la mancata realizzazione del termovalorizzatore. 

Nel frattempo, non sono mancati gli annunci da parte della sindaca di aggravi Tari “per chi affittava più di 4 appartamenti” - che però non si ritrovano nella delibera - o ordini del giorno approvati per attingere dall’imposta di soggiorno gli introiti necessari per ridurre la Tari.

Al perché questo manovre non siano state ancora fatte, la vicensidaca non ha risposto in commissione. Gli uffici hanno risposto che stanno studiando. O magari, sul primo punto, lo avevano già fatto (basta andare a riprendersi in merito al primo punto quanto fatto dalla prima amministrazione Nardella, e come purtroppo andò a finire), ma non corrispondevano all’annuncio della sindaca riportato dal titolo di giornale, e quindi meglio insabbiare anche qui la questione”. (s.spa.)

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