“Sulle politiche ambientali occorre agire in fretta, e con la trasparenza che fa parte di un agire democratico e sostenibile”
Queste le dichiarazioni di Cecilia Del Re, Capogruppo Firenze Democratica e Leonardo Calistri, Firenze Democratica
“Il consorzio Lamma in questi giorni ha spiegato bene come anche la nostra città sia stata sempre più investita negli ultimi anni dall’aumento delle temperature, ed altre recenti ricerche hanno collocato poi la nostra città al penultimo posto per vivibilità climatica. Con tutto ciò che ne consegue in termini di salute e di giustizia sociale, dal momento che a soffrirne di più sono sempre le fasce più deboli della popolazione.
Ci fa piacere che lo studio che, da assessora all’ambiente, avevo commissionato al CNR sulle isole di calore sia entrato all’interno di un patrimonio di conoscenze ora condiviso, ma adesso occorre andare urgentemente avanti per rendere la nostra città maggiormente vivibile. Altre città europee (e non solo) che hanno adottato e attuato piani del verde hanno visto, infatti, diminuire le loro temperature medie. L’approvazione del primo piano del verde era uno degli obiettivi che la città di Firenze si era data nello scorso mandato, ma non è stato neppure poi adottato dalla passata amministrazione, cosicché anche il piano operativo è divenuto carente di una parte fondamentale di pianificazione strategica. Abbiamo più volte chiesto lo scorso mandato tempi e modi di adozione del piano del verde, ma non abbiamo mai ricevuto risposta dalla precedente Giunta.
Così come non abbiamo mai avuto risposta su quali fondi europei per le aree verdi siano andati persi, oltre a quelli che erano stati stanziati per l’ex camping Michelangelo e per il giardino della Carraia: non abbiamo ricevuto risposta né in aula né per iscritto alla nostra interrogazione, e nessuna risposta ci è pervenuta neppure a seguito del sollecito del prefetto rivolto all’amministrazione comunale. Un silenzio che cela un atteggiamento prevaricatore, ben lontano da ogni anelito di trasparenza e democrazia, che fanno peraltro parte di ogni visione ecologista.
I temi ambientali sono finiti in secondo piano purtroppo anche in questa campagna elettorale. Come Firenze Democratica, abbiamo invece voluto tenere alta l’attenzione su questo tema, evocando l’urgenza di costruire una “città spugna”, e abbiamo poi scelto la vice presidenza della commissione ambiente, (rinunciando anche alla presidenza di altra commissione), proprio per seguire più da vicino un ambito che è cruciale per il futuro della nostra nostra città, e che ci riguarda tutti toccando tantissimi aspetti, in primis quello della nostra salute, quella del mondo animale e dell’ecosistema in cui viviamo.
Abbiamo, allora, riproposto una interrogazione alla nuova Giunta riguardo all’uso dei fondi europei per le aree verdi, e contestualmente abbiamo fatto accesso agli atti per verificare la rendicontazione dei fondi React che dovevano essere spesi entro il 31.12.2023.
Anche la trasparenza e la democrazia fanno parte di un diverso atteggiamento rispetto ai temi ambientali, e ci auguriamo che il nuovo assessorato saprà darci le risposte che cerchiamo e avrà cura di intendere la sostenibilità in tutte le sue accezioni: quella ambientale, ma anche quella sociale ed economica. Purtroppo, anche la recente classifica sulle ecomafie redatta da Legambiente non è incoraggiante per la Toscana.
Si tratta di temi così importanti, che ci auguriamo che pure i media vorranno attenzionare, anche con un fact checking rispetto ai periodici annunci dell’amministrazione.
Sono, infatti, tanti i temi che sono stati lasciati indietro dalla passata amministrazione, e avremo allora cura di stimolare su questi l’azione dell’amministrazione perché Firenze diventi davvero la “casa comune” di tutte e tutti”. (s.spa.)