“Un anno fa la risposta ad una nostra domanda di attualità fu diversa”
Queste le dichiarazioni della capogruppo di Firenze Democratica, Cecilia Del Re, e del presidente di Firenze Democratica, Leonardo Calistri:
“Un anno fa, nella seduta del consiglio comunale dell’11 Marzo 2024, chiedemmo alla Giunta come fosse possibile che gli appartamenti in corso di realizzazione all’Ex Teatro Comunale si pubblicizzassero come appartamenti per turisti, stante che i lavori erano ancora in corso e non potevano quindi aver preso ancora il codice identificativo (a seguito del supposto stop introdotto dalla variante al RUC adottata ad ottobre 2023).
L’assessore Bettarini, che rispose alla domanda al posto del sindaco Nardella (che si era tenuto la delega all’urbanistica, e che era assessore all’urbanistica all’epoca dell’approvazione del piano di recupero), ci rispose che ancora non era dato sapere se quegli appartamenti sarebbero stati usati per turisti o meno, e che la proprietà di quell’immobile era comunque tra i ricorrenti contro la variante al RUC e che quindi occorreva attendere anche l’esito del giudizio. Giudizio che poi non c’è stato perché l’amministrazione poi non ha mai approvato quella variante al RUC, avendo eliminato la norma in questione qualche giorno prima della sua approvazione.
Un anno fa dunque la giunta ci rispose di non sapere quale fosse ancora l’uso di quegli appartamenti; ieri, invece, in commissione, la giunta ci ha risposto che emergeva dagli atti che quelle operazioni - Ex Teatro dell’Opera e Bufalini - erano state avviate per una finalità turistica prima dell’adozione della variante in questione.
Oltre a questa contraddizione, l’amministrazione - laddove fa riferimento all’accoglimento delle 2 osservazioni in relazione anche “all’ingente investimento economico” degli osservanti - palesa che la supposta battaglia contro gli affitti turistici sia stata intrapresa contro i piccoli proprietari e non contro i grandi gruppi, che sono invece la parte preponderante di questo settore a Firenze. Con un doppiopesismo e una discriminazione evidente, che si aggiunge agli effetti nefasti già prodotti dalle varianti urbanistiche adottate con la “sanatoria” che ne è scaturita per migliaia di immobili già locati ad uso turistico nel centro storico, e un boom scoppiato poi anche fuori dal centro storico.
Alle domande che abbiamo posto poi su come questa variante urbanistica si sarebbe collegata alle nuove norme regionali del Testo Unico del Turismo, l’assessora all’urbanistica ci ha rimandato all’assessore al turismo e quello al turismo ci ha rimandato all’assessora all’urbanistica. Con quindi una mancanza di visione e un corto circuito che tutto ha come effetto fuorché quello di governare questo fenomeno.
Vogliamo confidare che il sistema delle autorizzazioni introdotto dalla legge regionale possa portare chiarezza e prenda il posto della strada urbanistica (che anche la Regione non ha seguito), anche se siamo consapevoli che solo una legge nazionale aiuterebbe ad affrontare definitivamente questo tema, e che l’Italia è rimasta l’unico paese dell’Unione a non averlo ancora fatto”.
Link al comunicato stampa del 12 marzo 2024: https://www.comune.fi.it/comunicati-stampa/massimiliano-piccioli-stefano-di-puccio-e-leonardo-calistri-firenze-democratica (s.spa.)