Del Re e Di Puccio (Firenze Democratica): “Sollicciano: occorrono interventi immediati andando oltre la richiesta di demolizione integrale e ricostruzione che non risolve i problemi”

“Procediamo alla nomina del Garante dei detenuti e per diminuire il sovraffollamento pensiamo a soluzioni alternative per i semiliberi”

Queste le dichiarazioni della capogruppo di Firenze Democratica, Cecilia Del Re, e del consigliere di quartiere 1, Stefano Di Puccio:

“Il nuovo anno, purtroppo, si è aperto con un nuovo suicidio nel carcere di Sollicciano, ed anche il 2024 si era concluso con un’altra morte all’interno di questo istituto penitenziario, con un record dei suicidi nel 2024 nelle carceri a livello nazionale, come certificato dal rapporto Antigone.

Il primo atto che come gruppo consiliare abbiamo presentato in questo mandato era dedicato all’istituzione di una commissione speciale permanente su Sollicciano, ma l’atto venne bocciato dalla maggioranza. Si trattava di uno strumento utile per occuparsi più da vicino del carcere, andando oltre i confini di competenza e quell’invocazione della demolizione e ricostruzione del Carcere per anni riproposta dal precedente sindaco e ora anche dall’attuale sindaca, peraltro non condivisa da tutte quelle realtà che si occupano di carcere e che anche in questi ultimi mesi hanno organizzato diverse iniziative per dare il loro contributo. 

Occorre nominare subito il nuovo Garante dei detenuti, capire se nei termini che erano stati dati dal Dap sono stati fatti gli interventi di ristrutturazione necessari perché in assenza di quegli interventi occorre trasferire altrove i detenuti, come decretato anche da recenti sentenze in merito. Per intervenire in tempi più rapidi sul tema del sovraffollamento, potrebbe essere utile collocare i semiliberi altrove, anche utilizzando delle strutture del
Ministero della giustizia oggi vuote o adibite ad altre funzioni che ci sono in città. Ma occorre essere presenti su questa partita, costantemente e con la proposta di soluzioni realizzabili, senza volersi nascondere dietro il fatto che la competenza è d’altri. Ci vuole una voce autorevole su questo tema, e ci auguriamo che potrà farlo il prossimo Garante dei Detenuti”. (s.spa.)

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