Del Re (Firenze Democratica): “Anche di fronte all’evidenza della illegittimità testuale della delibera per l’entrata in vigore del Decreto Salva Casa, la maggioranza in Consiglio ha tirato a diritto”

Approvato un ordine del giorno per chiedere un “Decreto Salva Firenze” e che non si applichi il Decreto Salva Casa nella parte in cui vengono tolti i poteri pianificatori ai comuni

Queste le dichiarazioni della capogruppo Cecilia Del Re all’esito della votazione in aula:

“Anche di fronte all’evidenza di un testo della delibera che si basa su riferimenti normativi errati perché non più vigenti per l’approvazione del “Decreto Salva Casa”, la maggioranza, facendo quasi finta che il tema non sia venuto fuori, tira a diritto. Non ci sorprende questa operazione di rimozione di temi importanti dal dibattito pubblico da parte della maggioranza per evitare l’amplificazione di una grave mancanza, ma ci preoccupa che neppure la cura dei provvedimenti sia più un bene da salvaguardare per l’amministrazione. Perché della illegittimità dei provvedimenti, poi, a rimetterci sono i cittadini. Il decreto Salva Casa è in vigore dal 30 Maggio scorso, e le commissioni di Camera e Senato hanno successivamente, in sede di conversione legge, diminuito ancora di più i margini per Regioni e comuni per vietare e porre limitazioni ai cambi d’uso. La maggioranza si nasconde dietro al termine “condizioni” (contenuto nella nuova norma) che i comuni possono indicare per limitare i cambi d’uso. Tuttavia, non si può equiparar la facoltà di porre condizioni a quella di vietare i cambi d’uso, e d’altronde l’esame integrale della norma chiarisce che, rispetto al passato, il legislatore ha voluto evitare che i comuni potessero vietare tout court i cambi d’uso. Se, poi, la maggioranza era davvero a conoscenza del nuovo art. 23-ter, allora perché la delibera non è stata aggiornata ai nuovi riferimenti normativi e non sono state elencate le condizioni in base alle quali subordinare i cambi d’uso? Nessuna riflessione, poi, è stata portata avanti dalla maggioranza tra le 2 delibere rispetto agli effetti distorsivi che la variante adottata aveva prodotto sull’aumento degli affitti turistici fuori dal centro storico e sull’effetto condono che si creava per quelli già iscritti sulla piattaforma. Diamo atto invece a Sinistra Progetto Comune di aver invece lavorato in questa direzione, sebbene gli emendamenti prodotti siano stati respinti. L’unica nota positiva viene dall’approvazione di un ordine del giorno dove la maggioranza ha chiesto l’emanazione di un Decreto Salva Firenze: abbiamo chiesto di aggiungere e sottolineare anche gli effetti nefasti prodotti dal Decreto Salva Casa per Firenze e di non rendere pertanto applicabile alla nostra città il nuovo articolo 23-ter. Almeno su questo, la maggioranza è riuscita a non negare l’evidenza ed ha accolto l’aggiunta proposta”. (s.spa.)

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