Del Re (Firenze Democratica): “Ex Caserma Ferrucci: nessuna risposta sul destino di questo immobile in pieno centro storico”

“Abbiamo posto domande puntuali per capire che appigli aveva l’amministrazione per rimettere il discussione il progetto della RSA, ma non ci sono state date risposte con la ormai solita debolezza politica”

Queste le dichiarazioni della capogruppo di Firenze Democratica, Cecilia Del Re:

“Nel Consiglio odierno, abbiamo posto alla Giunta domande puntuali per capire quali appigli avesse ancora l’amministrazione in mano al fine di rivedere il progetto della RSA alla ex Caserma Ferrucci e quale fosse la posizione della nuova Giunta in merito, ma non ci sono arrivate risposte su entrambi i fronti.
L’assessora Biti non ci ha infatti riferito se la Società della Salute abbia già espresso un parere alla richiesta presentata dalla società che si è aggiudicata l’immobile in merito alla realizzazione di una nuova RSA; e né ci è stata data risposta sul se il precedente sindaco fosse stato avvisato da Difesa Servizi prima del bando pubblico per condividere con l’amministrazione la funzione di RSA privata inserita nel detto bando. Perché il demanio avrebbe dovuto farlo, come da protocollo siglato a suo tempo dallo stesso sindaco, e anche questa potrebbe essere una causa per eventualmente invalidare l’aggiudicazione dell’immobile.
Domande costruttive a cui non è stato risposto. Ci dispiace, ma non ci sorprende la scarsa volontà di mettere in agenda determinate battaglie. È vero che il precedente sindaco aveva, pochi mesi fa, rivendicato positivamente la presenza di una RSA all’interno della Ex Caserma Ferrucci in una trasmissione televisiva, ma è anche vero che la presenza dell’assessora all’urbanistica all’assemblea convocata dal priore della Basilica di Santo Spirito pochi giorni fa ci aveva fatto sperare in un fattivo interesse per questa situazione. Abbiamo chiesto allora alla nuova Giunta di esprimere oggi una posizione in merito, ma non si è andati oltre alla generica disponibilità di interloquire con i soggetti coinvolti. A questo punto, sui quesiti in fatto rimasti senza risposta, non ci resta che aspettare un riscontro al nostro accesso agli atti”. (s.spa.)

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