“Firenze è città di pace: impossibile restare in silenzio di fronte alla strage quotidiana di Gaza”
Questo l’intervento della capogruppo di Firenze Democratica, Cecilia Del Re
“In questo primo momento del nuovo Consiglio comunale dedicato alle comunicazioni e alle domande di attualità da parte dei consiglieri, abbiamo voluto come gruppo consiliare utilizzare il nostro tempo per dedicarlo alla strage quotidiana che sta avvenendo in Palestina, e che purtroppo è sempre più sottaciuta dai media. E’ invece necessario tenere alta l’attenzione su questo drammatico conflitto che negli ultimi 9 mesi si sta consumando con una escalation incredibile di vittime civili, perché non si può assistere con rassegnazione al lento scomparire della questione Gaza dal dibattito pubblico e non si può restare in silenzio. L’urgenza della mobilitazione dell’opinione pubblica nasce da queste considerazioni: la carneficina e la distruzione di Gaza vanno fermate ora, non possono e non devono diventare un rumore di fondo cui abituarsi.
La città di Firenze è da sempre città di pace, città promotrice di azioni concrete di pace, e ha quindi il dovere di esporsi contro ogni guerra, come quella che sta avvenendo in Palestina. Lo scorso 16 Luglio, le tante realtà che aderiscono a “Firenze per la Palestina” hanno inviato a tutti i gruppi consiliari una lettera aperta per invitarci a prendere posizione. A seguito della manifestazione in piazza del 14 Luglio scorso, a cui abbiamo partecipato, queste realtà hanno chiesto, in particolare, alla nuova amministrazione di esprimersi a favore di una richiesta di immediato cessate il fuoco a Gaza, secondo le risoluzioni ONU, unica via per la liberazione dei prigionieri israeliani e palestinesi; e hanno invitato, poi, l’amministrazione ad esporre la bandiera palestinese da Palazzo Vecchio, seguendo l’esempio del comune di Bologna che l’ha esposta insieme a quella della pace, e a riconoscere lo Stato di Palestina, così come altri enti locali italiani e di molti Paesi nel mondo stanno facendo.
Si tratta di richieste che sosteniamo - e questo senza far venire mai meno l’impegno contro ogni forma di razzismo e antisemitismo -, e a cui abbiamo voluto dare la nostra risposta oggi in quest’aula, in attesa di quella della maggioranza”. (s.spa.)