Del Re (Firenze Democratica): “Un bilancio senz’anima di un’amministrazione senza idee, che quindi non prova neppure a difendere”

“La replica della Sindaca che non entra nel merito delle nostre obiezioni dimostra la debolezza di questa amministrazione. Così come la difficoltà avuta dalla maggioranza a votare contro l’acquisto dell’Ex Hotel Astor”

Queste le dichiarazioni della capogruppo di Firenze Democratica, Cecilia Del Re:

“Il voto di Firenze Democratica al bilancio di previsione sarà contrario.

Ci dispiace aver visto, nella replica, una Sindaca lontana dal merito delle obiezioni che abbiamo posto, ma dedita a punzecchiature sterili che rivelano tutta la debolezza di questa amministrazione nel difendere determinate posizioni. Anche se ormai non ci stupisce più il fatto che non si sia preoccupata di difendere le proposte della maggioranza, siamo ormai abituati ad una politica dove il confronto viene evitato.

Quanto alle polemiche che ha fatto, la posizione della sottoscritta in merito al bilancio e all’Irpef è ampiamente nota da anni, ed era nota non solo internamente alla Giunta (e non ho mai sentito repliche ai miei interventi), ma anche pubblicamente (ne avevano parlato anche i giornali). Così come pubblicamente in questa aula nel mio ultimo intervento da assessora parlai di necessità di una discontinuità rispetto al passato perché occorreva cambiare modello di sviluppo, di progressività fiscale, di Grande Firenze che nella gestione dello scudo verde veniva invece sconfessata e suggerivo cautela, di bisogno di politiche industriali innovative per rafforzare quella parte di economia che può rappresentare un anticorpo alla voracità del turismo. 

Così come sul fronte della critica alla legge regionale in merito alla possibilità per gli albergatori di gestire appartamenti: lo trova in un mio intervento sui quotidiani di due anni fa ormai, e poi ne ritrova uno anche a inizio mandato in quest’aula (ma forse la sindaca non c’era). Poi la Regione Toscana ha aggiunto anche una buona norma laddove dà ai comuni determinati poteri di azione, che però, Sindaca, non sono i poteri che lei ha chiesto, e anche il governo ha stroncato l’azione di Firenze il giorno dopo in cui lei è andata a chiedere supporto al Ministero del turismo.

Sindaca, ci dispiace il suo non tollerare che si siano state voci fuori dal coro, ma ci dispiace ancor di più la sua miopia politica. 
Noi abbiamo un’altra visione di città e con quella ci siamo presentati agli elettori, e siamo qui a difenderla quell’idea di città, perché è possibile, basta fare scelte determinate e radicali come altre città stanno facendo (Bologna, peraltro, per continuare la comparazione, ha investito in questi anni e investe molte più risorse che Firenze sul tema casa).

Sugli investimenti: nel nostro programma ci siamo presentati con delle proposte innovative, supportate da esperti dell’università e sindacati per politiche industriali e di innovazione in modo da non lasciare la nostra città in mano all’economia del turismo; proposte che in campagna elettorale, per aver il nostro endorsement, la Sindaca ha pure pubblicamente apprezzato. Ma non abbiamo poi ritrovato niente di tutto questo nel suo programma e bilancio. 
Un'altra città è invece possibile. Partendo però da un’idea di città chiara, dove poi si agisca conseguentemente e coerentemente per raggiungerla, un’idea che purtroppo la sua amministrazione sta dimostrando di non avere e quindi neppure di provare a difendere.

Anche sulla proposta di acquisto dell’ex hotel Astor che avevamo proposto per dare risposta all’emergenza abitativa, la maggioranza si è arroccata dietro la necessità di vedere prima quali immobili privati sono in vendita in città. Era un investimento di 1 milione e mezzo. Per il Padovani ne sono stati investiti 10 milioni. Certo, la politica è questione di visioni e di priorità (da difendere o meno)”. (s.spa.)

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