La Commissione Istruzione, Lavoro, Formazione, presieduta da Laura Sparavigna ha ospitato, in audizione, la presidente dell'Ordine regionale degli psicologi Maria Antonietta Gulino e la professoressa dell'Università di Firenze Ersilia Menesini in merito agli interventi di sostegno psicologico dentro le scuole per evitare i disagi che i giovani stanno subendo a causa della Didattica a distanza.
“Come ci è stato illustrato da Gulino e Menesini – spiega la presidente della Commissione Istruzione, Formazione e Lavoro Laura Sparavigna – è importante evitare di creare una generazione Covid e cercare di sostenerli e, da una situazione problematica, creare un’occasione di rafforzamento del sé ed attivare promozioni positive.
Da alcuni studi condotti, presso l'università di Firenze, dalle professoresse Menesini e Nocentini, i ragazzi hanno mostrato livelli di stress piuttosto elevati. Il 29% degli adolescenti hanno mostrato una sintomatologia da stress nel picco della pandemia. Il 40%, addirittura, nello scorso giugno. Dalle prime rilevazione si sono notati pensieri intrusivi ed ossessivi che condizionavano la vita degli studenti durante la pandemia. I ragazzi vivevano questa situazione di disagio, di ansia e di stress indipendentemente dall’area geografica. I vissuti erano più dolorosi se i ragazzi avevano conosciuto persone che si erano ammalate. Si sono verificati, purtroppo, anche casi di autolesionismo. Difficoltà che sono state esasperate a causa di queste sofferenze, così come si sono verificati fenomeni di bullismo.
Proprio in una rilevazione fatta nelle ultime settimane dall’università dalle professoresse Menesini e Nocentini e che ci è stata illustrata in Commissione circa il 60% dei ragazzi, su un campione di 200 studenti, si sono definiti nervosi perché non sono riusciti a gestire la propria vita: tra le ragioni figura il mancato apprezzamento della didattica a distanza. Il 33% riporta anche una percezione di peggioramento delle condizioni economiche della famiglia. Mancano le relazioni sociali sia con i pari che con i docenti. La modalità, tramite computer, non aiuta la concentrazione e sospende la dimensione relazionale.
È stato sottoscritto, lo scorso 6 agosto, tra il Ministero dell'istruzione e il Consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi un protocollo che prevede il coordinamento tra gli uffici scolastici regionali e l'Ordine regionale degli psicologi, recepito il 9 ottobre in Toscana, che sancisce la necessità del sostegno psicologico ed invita i dirigenti scolastici ad attivare i bandi di selezione destinando delle risorse ad hoc per favorire l'ascolto dei bisogni della popolazione studentesca, delle famiglie e del personale docente e per contribuire a non attivare cronicità che potrebbero attivarsi nel post pandemia.
Nella fascia sotto i sei anni, i più piccoli, ed i bambini della scuola elementare sono meno a rischio perché il servizio della pubblica istruzione è rimasto attivo, seppur si notano manifestazioni di ansia e disagio derivanti dalla percezione di malessere dei genitori e dalla preoccupazione per la salute dei nonni. Il problema si pone, in particolare, per gli studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado, sotto pressione e sotto stress, seppur in maniera altalenante da marzo. La situazione di costrizione entro le mura domestiche, unita all’azzeramento delle relazioni, aumenta le pressioni in una fase di via complessa come l’adolescenza. Centrale, ci è stato spiegato in Commissione dalle nostre ospiti, l’offerta di sostegno psicologico per riuscire a evitare il radicarsi di queste forme di disagio. Dobbiamo evitare che questa generazione cronicizzi questo stato di malessere, in favore di un percorso comune alla comunità educante per la ripartenza! È emerso, infine – conclude la presidente Laura Sparavigna – anche il tema delle famiglie monogenitoriali, delle giovani coppie, degli studenti post diploma e dei giovani adulti che saranno oggetto di ulteriori approfondimenti in commissione! La volontà di collaborare è massima. Partiamo dall’analisi della realtà per produrre strategie comuni per la ripresa!”. (s.spa.)