“L’ipotesi di vedere le corse ferme alle 20.00 per il trasporto pubblico urbano è considerato accettabile dall’Amministrazione comunale? Mandare a lavorare chi ha contatti con persone positive e tagliare i servizi è la soluzione per convivere con la pandemia?”
“Con il nuovo soggetto gestore le cose cambieranno, ci siamo sentiti ripetere da inizio consiliatura. Nel senso che emergono con estrema chiarezza – sottolineano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – le criticità denunciate da anni dalle organizzazioni sindacali.
Non c’è il personale necessario, non ci sono mezzi sufficienti: ci sono solo le raccomandazioni di andare a lavorare finché non è strettamente necessario restare a casa, con un indefinito invito a usare “rischi calcolati”, che non è chiaro chi li debba calcolare. Parlare di rischio calcolato dopo i mesi che abbiamo vissuto è sbagliato: non c’è stata capacità organizzativa, come denunciano in sanità le operatrici e gli operatori del settore, sostanzialmente in nessun ambito della vita sociale.
Lunedì – aggiungono Palagi e Bundu – vorremmo capire se davvero per il Comune di Firenze è accettabile l’ipotesi, anche se “solo in casi estremi”, di vedere le corse urbane fermarsi alle 20.00.
C’è da salvare i saldi, dopo aver salvato il Natale, ma se poi chi lavora nei negozi deve prendere un mezzo è bene che si arrangi in altro modo?
L’utenza e il personale dipendente – concludono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Palagi e Bundu – sono le categorie che “ci rimettono”: se solo si iniziassero ad ascoltare le richieste della cittadinanza attiva e soprattutto delle organizzazioni sindacali, inizieremmo ad avere una città migliore, al di là delle competenze specifiche di Palazzo Vecchio (che conosciamo, non si preoccupi la Giunta)”. (s.spa.)