Donella Verdi (Fras): “Il Disegno di Legge Pillon deve essere ritirato”

“Sabato c’è stata la giornata di mobilitazione indetta dalla rete dei centri anti-violenza, preceduta da una petizione online che ha raccolto oltre 100.000 firme, con manifestazioni in oltre 60 piazze italiane, da nord a sud per mandare un messaggio chiaro e inequivocabile per il ritiro immediato del disegno di legge Pillon.

Nel disegno di legge – ha spiegato in una comunicazione in Consiglio comunale la consigliera di Firenze Riparte a sinistra Donella Verdi – si prevede: in caso di figli e figlie minorenni la mediazione obbligatoria a pagamento in tutti i casi di separazione, anche consensuale, violando così la Convenzione di Istanbul poiché la mediazione mette in pericolo le donne che subiscono violenza, ostacola l’opera dei centri antiviolenza e impedisce l’emersione della violenza.

Con l’imposizione di tempi paritari e la doppia domiciliazione, i figli e le figlie non sono più titolari di diritti, devono essere pronti a spostarsi da una casa all’altra perdendo il diritto ad avere stabilità, continuità, e un luogo certo di riferimento.

Con il mantenimento diretto non si tiene conto delle differenze economiche di genere e le disparità che incontrano le donne sulla continuità lavorativa, sul salario o sulla carriera.

Si prevede, senza nessun fondamento scientifico, l’introduzione del concetto di alienazione parentale quando un figlio o una figlia si rifiuta di vedere un genitore anche nei casi di esposizione a violenza assistita. I minori, anche se vittime di violenza, saranno tenuti a incontrare il genitore violento.

Se un bambino e una bambina manifesta la volontà di non incontrare un genitore si tratta di capirne la ragione e non di imporre soluzioni per legge perché così si possono produrre danni irreparabili, soprattutto se di mezzo c’è la violenza.

Questo Disegno di Legge è incentrato sulle esigenze degli adulti: fa dei figli un punto di contesa e non tiene conto né dell’interesse del minore né protegge il coniuge più debole o chi è vittima di violenza.

Le relatrici speciali delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne hanno inviato al Governo una lettera in cui esprimono preoccupazione per la grave regressione che si avrebbe se il disegno di legge venisse approvato.

Il Disegno di Legge Pillon – conclude Donella Verdi – limita le libertà e lede i diritti fondamentali dei minori e delle donne, riconosce un unico modello di famiglia e spinge le coppie a restare insieme anche quando c’è violenza. Rappresenta un pericoloso arretramento dei diritti sociali e civili, è autoritario e giustifica la violenza e per questo deve essere immediatamente ritirato”. (s.spa.)

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