Donella Verdi (Frs): “Da Lodi, Vicofaro e Riace c'è un'Italia che non si arrende”

“Sabato scorso vi è stato un nuovo attacco intimidatorio contro l’esperienza di accoglienza portata avanti da don Massimo Biancalani a cui va tutta la nostra solidarietà: polizia, carabinieri, vigili urbani, guardia di finanza, Asl, Ispettorato del Lavoro, Vigili del fuoco hanno fatto irruzione nel centro di accoglienza di Vicofaro, mentre era in corso una cena, occupandolo per due ore per l’ennesimo e inutile controllo.

In Italia, attraverso circolari e decreti – ha detto la consigliera di Firenze Riparte a Sinistra Donella Verdi nel corso di una comunicazione in Consiglio comunale – è in corso un processo di criminalizzazione dei sistemi di accoglienza e di solidarietà verso i migranti, soprattutto di quelli che funzionano e fanno bene al Paese come quelli di Riace e Vicofaro. Processo iniziato con la guerra alle ONG con l’introduzione di un codice di condotta, con il sequestro delle navi con motivazioni prive di fondamento ma, sufficienti a portare discredito verso chi salvava vite, e che continua adesso con la chiusura dei porti.

Col decreto “sicurezza” si dà una ulteriore spallata alla civile convivenza: si smantella di fatto il sistema di accoglienza diffusa costituito dagli SPRAR per consegnarlo totalmente alle Prefetture.

A Firenze la Prefettura emana circolari che restringono la libertà dei migranti imponendo orari di rientro e uscita dai CAS e trasforma chi opera nei Centri in secondini e investigatori anziché operatori sociali.

Ma c’è un’Italia che si ribella. A Lodi, dove la Sindaca ha messo in piedi un vero e proprio apartheid con la separazione tra bambine e bambini migranti e quelli italiani nelle mense scolastiche, si è creato un moto di solidarietà da parte della cittadinanza e in poche ore sono stati raccolti i soldi necessari perché nessun bambino venga escluso dalla mensa e questo è davvero un buon segno che dimostra che c’è un Italia che non sta a guardare e si mobilita.

Il Ministro dell’odio e della paura tweetta “Chi sbaglia paga” scordandosi che il primo a pagare dovrebbe essere proprio lui per la sparizione di 49 milioni di euro della Lega per truffa ai danni dello Stato e per il mancato soccorso e sequestro dei naufraghi della Diciotti.

Occorre – conclude Donella Verdi – che questa mobilitazione salga a tutti i livelli sia locali che nazionali affinché le esperienze come Riace e Vicofaro non vengano cancellate, per contrastare ogni forma di razzismo e discriminazione perché, oltre a ristabilire l’umanità verso i migranti, è a rischio la natura stessa della agibilità democratica nel Paese e dei valori della nostra Carta Costituzionale e non possiamo permetterlo”. (s.spa.)

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