Draghi e Gemelli: "Turismo, in vista nuovo ufficio stellare, ma finora con la tassa di soggiorno cosa ci avete fatto?"

Fratelli d’Italia ricorda che "l’imposta fu creata con un ben preciso scopo, finanziare i servizi turistici"

"Rimango fermo inanzittutto su di un principio: “tutte le volte che il pubblico ha tentato di sostituire il privato nella promozione e nelle gestione di eventi turistici si è rivelato o con una resa mediocre o fallimentare”. Premesso ciò, noto nell’intervista dell’assessora Del Re su la Repubblica di ieri una situazione che fa veramente dispiacere, quando si ammette che fino ad oggi si è investito nell’ufficio del turismo comunale solamente 18 mila euro all’anno, con un organico di tre dipendenti (i moschetteri di Dumas erano più numerosi). Nell’annus horribilis del turismo mondiale anche e soprattutto a Firenze urge una riflessione: dove hanno messo i milioni della tassa di soggiorno che essendo tassa di scopo dovrebbe essere reinvestita nel settore del turismo? Il gettito derivato dalla tassa di soggiorno si è aggirato intorno ai 33 milioni di euro nel 2017, 41 milioni nel 2018 e 43 nel 2019". Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi, che ha presentato sulla vicenda un'interrogazione.
"Ora che si millanta la creazione di un grosso ufficio insieme alla città metropolitana, che fagociterebbe maggiori risorse, per una questione di mera trasparenza è necessario sapere come in
tutti questi anni abbiano usato questa tassa di scopo. Forse soltanto per ripianare il bilancio e riasfaltare le strade? E' necessario che ci dimostrino cosa hanno fatto con quei soldi" aggiunge Draghi.

"Presenteremo un’interrogazione anche in città metropolitana - dichiara il consigliere metropolitano di Fratelli d'Italia, Claudio Gemelli - per capire con quali fondi sarà finanziato l'ufficio turistico del Comune e quale organizzazione dovrà avere in un'ottica anche di rilancio del turismo metropolitano". (fdr)

Scroll to top of the page