Draghi: “Renzi in Arabia, non nel mio nome!”

Fratelli d'Italia: “Firenze è, e resterà l'unica culla del Rinascimento”

Come privato cittadino uno è libero di andare dove gli pare, spacciandosi come ex sindaco di Firenze assolutamente no.
Ho espresso il mio disappunto oggi in consiglio comunale parlando della tremenda situazione economica in città. Fa specie che in Italia i leader dei partiti di centro sinistra si riempiono la bocca con: diritti civili, il ruolo della donna nel mondo del lavoro, la pena di morte, tuttavia poi annusano piacevolmente l'odore dei petrodollari dei paesi del Golfo.
L'Arabia Saudita è un paese abitato da sunniti e salafiti che vedrebbero come fumo negli occhi l'uomo vitruviano di Leonardo da Vinci, simbolo dell’Umanesimo nel quale si ipotizzava che ogni persona è per sua natura dotata di diritti inalienabili, indipendentemente da sesso, età, nazionalità, all’integrità corporale, ed il diritto alla libertà personale; spiace che il leader di Italia Viva nonché ex sindaco di Firenze, paragoni la nostra città ad un paese in cui l’unica apertura recente è stata la concessione della patente di guida alle donne. Forse avrebbe bisogno di qualche lezione di arabo per capire cosa significa la parola "shari'a" e di come viene applicata la “legge islamica”. Ma è accettabile, che se vieni fermato dalla Polizia, con una Bibbia o una croce al collo, potresti essere condannato ed imprigionato?
La situazione economica a Firenze è disastrosa, non si può negare, ma non saranno gli accordi economici con Qatar, Arabia Saudita e altri paesi del Golfo, a risollevare le sorti della città di Firenze, sola ed unica culla del Rinascimento. Difenderemo e resteremo fieri delle nostra identità cristiana, delle nostre libertà, che quotidianamente sono calpestate dalla nazione in cui l'ex premier è stato ospite, alimentando il fondamentalismo islamico in ogni dove.
Sciacquati la bocca Renzi, invece di parlare a vanvera, con quella sabbia del deserto macchiata di sangue!”.

Questo l’intervento del capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi

(fdr)


 


 

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