“L’Assessore Nicola Paulesu – spiega il Presidente della Commissione politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali Edoardo Amato che ha presentato un question time, al quale ha risposto l’assessore al welfare – ha annunciato la partenza della sperimentazione del progetto di co-housing per i giovani “careleavers” con la nascita della “Casa della Volta”, un appartamento che ospiterà alcuni ragazzi tra i 18 e i 22 anni che, al compimento della maggiore età, vivono fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria e che si trovano in fase di fuoriuscita da strutture residenziali comunitarie o situazioni di affido. Sappiamo di un progetto ministeriale careleavers e si è fatto una stima che siano 3635 i giovani tra i 18 ed i 21 anni in uscita dagli affidamenti familiari. Nel 2022 sono stati beneficiari di questo progetto sperimentale 519 giovani in Italia, il 9% in Toscana. Sono persone che hanno grosse fragilità economiche e sociali. Il 62% sono studenti, il 36% ha una situazione di precarietà lavorativa, solo l’1,2% ha un contratto stabile.
L’assessore Paulesu ci ha risposto che il progetto è rivolto a ragazzi che hanno compiuto il diciottesimo anno di età e che vivono fuori dalla famiglia di origine per disposizione dell’autorità giudiziaria. Firenze ha aderito alla sperimentazione nel 2018. Ed oggi è la prima città della Toscana ad usare questo modello d’intervento a sostegno dei ragazzi e con un supporto di borse destinate alla formazione e per iniziare un percorso lavorativo. La particolarità fiorentina è il coinvolgimento della Regione Toscana, dell’Istituto degli Innocenti, della direzione servizi sociali, di Casa Spa, di enti del terzo settore. Si vuole così dare un supporto concreto ai giovani verso il proprio progetto di vita. La “Casa della Volta” potrà ospitare fino ad otto tra ragazze e ragazzi fino ad un anno e mezzo. Il progetto careleavers è stato confermato anche per i prossimi anni.
Firenze – conclude il Presidente della Commissione politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali Edoardo Amato – rimane attenta e in prima linea per accogliere le opportunità di innovazione ed investimento sociale. Elementi fondamentali per poter rispondere a sfide sempre più complesse delle politiche sociali. Il co-housing è una forma che permette di responsabilizzare i giovani e dare loro l’opportunità di indipendenza”. (s.spa.)