Sull’innovativa procedura interistituzionale sul tema della salute in carcere il presidente della Commissione Politiche sociali e della salute, sanità e servizi sociali Edoardo Amato ha presentato un question time al quale ha risposto l’assessore al welfare Nicola Paulesu.
“Stiamo facendo un percorso di approfondimento che terminerà con una relazione in Consiglio comunale sulle condizioni della casa circondariale di Sollicciano che ha confermato i problemi strutturali e la carenza di personale, elementi ormai noti. Il nuovo progetto, pronto per diventare operativo, è una buona notizia a favore delle persone detenute le cui condizioni sanitarie non siano compatibili con il regime carcerario. Il progetto – aggiunge il presidente Amato – si propone di offrire continuità fra la presa in carico iniziata nel periodo di detenzione e il dopo, al fine di garantire una adeguata assistenza sanitaria e sociale.
L’assessore ci ha risposto che si tratta di un progetto che prevede la sospensione del regime carcerario per motivi di salute a chi ha residenza a Firenze. Un progetto che riguarda le marginalità ed i casi complessi che presentano necessità di cure. Il programma permette di poter continuare le cure rispettando il regime carcerario e la possibilità di garantire la continuità terapeutica. Viene creato, così, un riferimento territoriale per queste persone.
L’obiettivo è offrire un punto di incontro per far eseguire la pena ma anche di far scontare la pena. È importante – conclude il presidente Edoardo Amato – avere punti di riferimento fuori da Sollicciano per le persone detenute che escono, soprattutto coloro che hanno necessità di cure. È un progetto che evidenzia l’importanza di collaborare e coordinarsi con i vari attori che operano sul territorio”. (s.spa.)