"Il sindaco Nardella non venga a dirci che siamo noi quelli che non conoscono il diritto e che lanciano accuse gratuite al PD. Ci risulta che sia stato lo stesso sindaco e il partito di cui si dice fieramente a capo a Firenze a scrivere in un comunicato che insieme alla candidatura di Ceccarelli si chiamava ad un posto in giunta il vicepresidente uscente Fratini. Una scelta che pare frutto del più classico manuale Cencelli per ricomporre le tensioni dentro al gruppo bloccato da due mesi nell'individuazione del nuovo presidente dopo le dimissioni di Caterina Biti, e che porta con sé un problema: per far entrare Fratini uno dei componenti dell'attuale giunta se ne deve andare, dal momento che per legge gli assessori non possono essere più degli attuali dieci". Così i capigruppo di opposizione Cellai, Grassi, Noferi, Rossi, Torselli, Amato e Scaletti commentano la discussione di oggi in aula sull'elezione del nuovo presidente del Consiglio comunale e l'intervento del sindaco Dario Nardella.
"La verità è che il PD in consiglio comunale propone una facciata di unità per nascondere le divisioni interne. In questo senso l'intervento della consigliera Giuliani è emblematica, così come lo è l'assenza dalla seduta di un altro dei candidati al ruolo "fatti fuori" a favore di Ceccarelli, Bieber – aggiungono i capigruppo –. Oggi Nardella ha provato a difendersi attaccando le opposizioni, ma non ce la dà a bere. Il PD a Firenze è in netta difficoltà, e si vede. Anche chi oggi, come il sindaco, lo nega, sarà costretto a farsi un bagno di realtà alle prossime elezioni nel maggio 2019". (fdr)