“Tra l’11 e il 12 maggio 2021 le studentesse e gli studenti dell’Ateneo di Firenze hanno eletto la loro rappresentanza studentesca all’interno dell’università. Complimenti a tutti i nuovi eletti ma soprattutto complimenti a tutti gli studenti e le studentesse che hanno avuto il coraggio e la voglia di candidarsi! Invitiamo in Commissione i neo-eletti agli organi centrali per proseguire con loro il lavoro di dialogo e confronto. Le elezioni studentesche sono fondamentali – ha sottolineato la presidente della Commissione Istruzione, Formazione e Lavoro Laura Sparavigna – perché permettono la partecipazione diretta, educano alla cittadinanza attiva ed alla partecipazione. Gli studenti hanno votato per il rinnovo della rappresentanza studentesca per il biennio 2021-2023 sia per gli organi centrali, ovvero il Senato accademico, il Consiglio d’amministrazione, il nucleo di Valutazione e il Comitato per lo sport universitario ma anche per i Consigli di dipartimento, di scuola e dei corsi di studio e di specializzazione. I rappresentanti eletti avranno l’onore di rappresentare le istanze della categoria del corpo studentesco, uno dei pilastri della comunità educante, all’interno dell’Università di Firenze.
Questo voto è storico: l’Unifi, assieme ad altre università come Tor Vergata, sono i primi esempi in Italia di votazione in modalità telematica, a distanza. Attraverso la propria matricola, unica e personale, si poteva accedere alla piattaforma ‘Eligo’ dove scheda dopo scheda si è svolta la votazione. Un sistema rapido, efficace ed efficiente che ha avuto un diretto e registrabile impatto positivo nell’aumento esponenziale dell’elettorato attivo. Questo è stato fondamentale: l’aver evidenziato la corrispondenza tra facilitazione della modalità di voto ed aumento dell’elettorato attivo. Nel 2019 i votanti – ricorda la presidente Sparavigna – furono 8421, pari al 15% degli aventi diritto, quest’anno solo per il Senato Accademico hanno votato oltre 13.000 ragazzi, più del 23% degli aventi diritto. Questa deve spingerci ad azioni, come sostenuto dal comitato “voto dove vivo”, per facilitare le modalità di voto così da permettere maggior partecipazione, pur usufruendo delle nuove tecnologie: passaggio essenziale nella volontà di voler coltivare la democrazia”. (s.spa.)