L’assessore Bettarini: “Il più importante intervento di rigenerazione urbana nel centro storico”
L’ex Teatro comunale torna alla città con una vocazione residenziale che darà nuova vita all’intero isolato sul disegno originale del Poggi. È quanto prevede il piano di recupero che ha avuto il via libera definitivo con l’approvazione della giunta di Palazzo Vecchio su proposta dell’assessore all’Urbanistica Giovanni Bettarini. Dopo l’adozione del settembre scorso, si conferma la destinazione al 95% residenziale, con un restante 5% di attività direzionali e servizi. “E’ il più importante intervento di rigenerazione urbana nel centro storico di Firenze – ha detto l’assessore Bettarini – che recupera un contenitore vuoto e riqualifica in chiave contemporanea un intero isolato. Un moderno piano di recupero che riduce la superficie edificata dai 21mila iniziali metri quadrati a 15mila, dando spazio alla residenza in una parte di città che potrà tornare a essere vissuta dai cittadini e dando il via a una riqualificazione complessiva di via Solferino e delle aree circostanti a partire dal disegno del Poggi. Un nuovo modo di vivere questo pezzo di centro storico secondo l’idea centrale che ne aveva fatto una zona di pregio a fine 800”. Oltre a confermare la destinazione a prevalenza residenziale del complesso, il piano prevede la realizzazione delle opere di urbanizzazione funzionali all’intervento di trasformazione urbanistica, fra le quali lo spazio aperto interno all’isolato, e la realizzazione delle opere di riqualificazione del contesto, come la complessiva riqualificazione del parterre centrale di via Solferino a partire dal disegno originale del Poggi. Il progetto di recupero prevede la demolizione della sala teatrale, compreso il ridotto e le numerose aggiunte realizzate nel tempo, che avevano completamente intasato l’isolato. È previsto il recupero di alcune porzioni esistenti, prevalentemente lungo Corso Italia e via Solferino, compresa la facciata principale del teatro vincolata. L’isolato sarà composto da tre nuovi edifici integrati con le porzioni da recuperare (intervento di restauro e risanamento conservativo). L’isolato sarà organizzato attorno al vecchio teatro mantenendo gli allineamenti urbani delle strade e degli edifici vicini e lasciando ampi varchi verso uno spazio di uso pubblico che attraversa l’isolato. All’interno, i nuovi edifici saranno articolati secondo diversi orientamenti pensati per valorizzare l’uso dello spazio aperto e mettere in relazione le diverse parti del complesso. Si tratta dell’unica trasformazione nel centro storico che prevede una consistente demolizione e ricostruzione, con la riconfigurazione di un isolato coerente con l’area esistente e con un linguaggio architettonico contemporaneo. La superficie utile lorda massima è di 18mila metri quadrati (rispetto al piano del 2012 che ne contava 21mila), ma il piano ne insedia circa 15mila. (sc)